Un leader silenzioso, pacato. Questione di professionalità e programmazione. Leandro Rinaudo sarà il direttore sportivo del Palermo. La società ha deciso di dare fiducia all'ex difensore del Palermo e del Napoli - tra le altre - interropendo così la fase "ad interim" con la quale era stato posto in sella.
Il "balzo" si era concretizzato tra lo scetticismo generale dopo l'addio di Castagnini nel ruolo di diesse. Una soluzione interna che scoraggiava i supporter rosanero, già scossi dalle dimissioni di Baldini. Non esattamente un signore qualsiasi. Colui che ha guidato il Palermo dal 6° posto in classifica al 3° alla fine della regular season, e che lo ha poi condotto verso la promozione in Serie B vincendo i playoff. Un'impresa, un miracolo sportivo. Ma nel calcio le cose cambiano in fretta.
Così, volti nuovi. Perché la gente va e viene, ma la storia resta. La palla passa nelle mani di Corini, la gestione del mercato va invece a Rinaudo, che era già responsabile del settore giovanile. Pronti, partenza, via. I nomi che vengono accostati al club rosanero sono già grossi: Stulac, Di Mariano, Saric. Gente di categoria. La voglia di stravolgere la rosa e farlo mirando alla funzionalità dello scacchiere del "Genio".
Affiancato da un uomo di fiducia di City Group (Zavagno), il nuovo direttore sportivo del club siciliano ha portato a termine veri e propri colpi da 90 per la categoria. Tra tutti quello di Leo Stulac, arrivato dall'Empoli con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a un milione di euro (che scatta al raggiungimento di un certo numero di presenze).
Insieme a lui gli arrivi importanti, sempre in mediana, di Segre, Saric e Gomes. Trattative lunghe, le prime due ma archiviate con la tenacia di un veterano. Come uno che fa quel mestiere da sempre. Un mestiere difficile, spigoloso. E poi le cessioni: Odjer, Silipo, Fella, De Rose, Dall'Oglio, Somma, Luperini (le più importanti).
In attacco l'acquisto di Di Mariano, una certezza per la Serie B. Un esperto di promozioni. Palermitano di nascita, è arrivato dal Lecce a titolo definitivo. In difesa Bettella e Mateju sono stati tra gli ultimi a raggiungere il capoluogo (Sala, Pierozzi e Devetak sono stati inevce opera del dimissionario Castagnini).
Tra le operazioni importanti, anche i rinnovi di Soleri (fino al 2025) e Massolo (fino al 2024). In prestito con diritto di riscatto è poi arrivato anche il vice Brunori, Luca Vido, dall'Atalanta. Una delle ultime due ciliegine sulla torta (l'altra è Gomes dalla cantera del Manchester City) di un mercato dai voti alti. Anzi, altissimi.
Ora la conferma dell'uomo da cui, senza troppi giri di parole, sta passando la ricostruzione del Palermo. Un nuovo capitolo della sua giovane carriera. E forse, per Rinaudo, la più importante.
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