«Il lavoro quotidiano aiuta. Ci mette tutte le settimane a fare delle verifiche. Lo stato emotivo post sconfitta è sempre difficile da elaborare. Ma è utile a crescere e costruire la nostra storia». Idee chiare per l'allenatore del Palermo, Eugenio Corini, che oggi ha presentato la sfida contro il Genoa (in programma venerdì alle 20:30 allo stadio Renzo Barbera). Per il Genio si deve insistere sugli stessi concetti e lavorare ancora su un'unica direzione: «L'avversario è una conseguenza. Ogni partita si prepara al meglio. Sappiamo di affrontare un avversario accreditato alla promozione per una serie di fattori. Avrei preparato la partita allo stesso modo, a prescindere dal Genoa. Perché avevo bisogno di una risposta dopo quello che è successo a Reggio. Non bisogna perdere il controllo emotivo, e bisogna avere una reazione caratteriale per crescere».
Poi ha ribadito: «C'è un lavoro quotidiano su alcune situazioni. Togliere un po' di campo e fare una pressione più bassa, da dare meno profondità agli avversari. Bisogna stare attenti, lavorando sia sul gioco attivo ma anche sui movimenti laterali degli avversari. Ci abbiamo lavorato e spero porti dei risultati». Corini non ha dubbi sul fatto che la partita di domani sia stata preparata nei minimi particolari: «Loro spingono bene e attaccano con tanti giocatori. Dobbiamo pressare con i centrocampisti, per attaccare in ripartenza anche. L'abbiamo preparata bene sia dal punto di vista tecnico ma anche caratteriale. Devi saper reggere il momento, e sapere stare dentro le difficoltà».
L'allenatore bresciano chiede ancora tempo e ha parlato poi di un periodo di costruzione, mettendosi anche nei panni del tifoso deluso: «È fisiologico che ci siano momenti di difficoltà, capisco il tifoso che ci rimane male. Ma noi non dobbiamo dimenticare il punto di partenza e quello che vogliamo costruire, ed è normale che ci saranno momenti difficili. Ci sono situazioni che ti portano a far risultato e altre no, è costruzione e consolidamento, ci vuole tempo. Voglio una squadra che dia una senso a quello che fa, e dia il massimo».
Corini ha poi tolto ogni dubbio sul sostituto di Bettella: «Giocherà sicuramente Marconi in difesa. Ho già presentato la formazione, perché domani faremo solo un risveglio muscolare». E sulla fisionomia tattica ha poi detto: «Vogliamo almeno 5 giocatori che poi diventano 6 per pressare. Dobbiamo coprire o marcare in base allo spazio di campo. A Reggio abbiamo difeso e attaccato meglio nella seconda parte di gara. Spesso abbiamo attaccato area con tre o quattro giocatori». Sul dualismo tra i due portieri ha infine concluso: «So che Massolo ha avuto un ruolo fondamentale lo scorso anno, soprattutto nei playoff. Pigliacelli ha fatto bene anche all'estero e voglio consolidare, ma per me sono entrambi due portieri titolari. In più abbiamo Grotta che è un giovane che sta crescendo di giorno in giorno».
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