A Cava dei Tirreni per sfatare due tabù. Il Palermo si appresta a sfidare sabato alle 14,30 la Cavese fuori casa ed ecco che il primo vero tabù da sfatare è quello relativo alla prima giornata dell’anno solare in trasferta, i rosanero infatti non vincono la prima partita dell’anno – lontano dal Barbera - dal 1983, 1-2 a Pistoia.
Un tabù sul tabù, considerato anche che il Palermo nei precedenti in campionato a Cava dei Tirreni non ha mai centrato la vittoria. La sfida di sabato diviene quindi una ghiotta occasione per partire con la marcia ingranata e iniziare a rendere più dignitosa una classifica che al momento non rispecchia le qualità di una squadra che ha come obiettivo quello di arrivare tra le prime quattro. Roberto Boscaglia sta forgiando al gruppo il suo nuovo credo tattico, ovvero il 4-3-3, con un tridente che possa sortire gli effetti sperati, vale a dire quello di potenziare il reparto offensivo ed essere un Palermo più equilibrato in mezzo al campo.
A Cava quindi sarà tridente anche se il tecnico rosanero non ha ancora scelto chi saranno gli interpreti. L’unico certo della maglia dovrebbe essere Kanoute, abile anche in fase di ripiego. Da valutare la presenza di Floriano che nell’allenamento di ieri non è sembrato al top della condizione.
La punta centrale dovrebbe essere Lucca, in leggero vantaggio su Saraniti, anche se Boscaglia ci sta ancora pensando. Poi per l’altra maglia ballottaggio aperto tra Rauti e Valente, con quest’ultimo pronto per ricoprire il ruolo di esterno.
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