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Abel Hernandez: "Mi piacerebbe tornare a giocare a Palermo"

Considerato il mal d’attacco che affligge il Palermo, un giocatore come Abel Hernandez farebbe più che comodo a Roberto Boscaglia.

A lanciare un messaggio d’amore alla sua vecchia squadra è lo stesso Hernandez che al momento milita nell’Internacional: “Sono ancora nel pieno della mia carriera ma se dovessi tornare in un club, lo farei solo per il Palermo o l’Hull City – afferma Hernandez -, dove ho vissuto quattro anni stupendi e ho lasciato un buon ricordo. Se portassi l’Abel di oggi al Palermo penso che farei molto meglio. Mi piacerebbe tornare anche solo per rivedere la città e i tanti amici che ho ancora lì”.

Hernandez ripercorre il suo trascorso in rosanero e ricorda con piacere alcuni momenti: “Il ricordo migliore rimane il primo gol in Serie A, contro l’Inter a San Siro. Allenatore più importante? Credo sia stato Delio Rossi. Mi ha dato quella fiducia necessaria per giocare con tranquillità. Ma sono rimasto più legato a Gattuso, meritava di lavorare di più, perché piano piano stavamo capendo il suo modo di giocare. Tutto lo spogliatoio gli voleva bene ed è stata l’unica volta nella mia carriera che ho visto tutto il gruppo andarlo a salutare al momento dell’esonero”.

Era un’altra era, Hernandez era affiancato da top player: “Con Pastore mi sono trovato meglio in assoluto, anche fuori dal campo. Cavani quando sono arrivato era come un fratello maggiore, mi ha aiutato tanto. Con Dybala e Vazquez penso che nessuno si troverebbe male a giocarci insieme: due fenomeni. Li sento ancora ogni tanto. Con Pastore dormivamo nella stessa stanza nei ritiri e studiavamo i balletti per le esultanze“.

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