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Coronavirus, verso lo stop della Serie D: il Palermo attende di conoscere il proprio destino

Tifosi del Palermo allo stadio Barbera prima della trasferta di Perugia

Più passano i giorni e gradualmente salgono le percentuali di uno stop definitivo alla serie D. Non per mancanza di tempo, considerato che nel girone I dove milita il Palermo mancano solo otto giornate, ma per carenza di fondi e soprattutto di organizzazione.

La spesa per attenersi al nuovo protocollo federale per la ripresa ha un costo stimato intorno ai 100.000 euro a squadra e non tutte le società possono permetterselo. Probabile che possa ripartire solo la serie A, quasi impossibile pensare che in quarta serie ci possa essere un ritorno in campo.

Il Palermo – come a più riprese ha detto anche l’ad Sagramola – sarebbe pronto per un’eventuale ripresa, ma non tutti gli altri club. Nel girone I la situazione è quasi drammatica: molte società sono infatti contrarie alla ripresa e solo in poche potrebbero garantire i controlli e la sanificazione degli ambienti. Insomma è decisamente dura.

Il Palermo dal canto suo attende alla finestra ed è disponibile a qualsiasi soluzione, con la consapevolezza di essere in primissima fila per la promozione in C e di voler quindi abbandonare una categoria che non gli compete. Inoltre se la serie A dovesse concludersi al Sud – come ipotizzato al momento anche da alcuni club come Inter e Milan – il Barbera diverrebbe uno degli stadi candidati ad ospitare la massima serie e in quel caso sarebbe quindi improbabile pensare ad un ritorno in campo tra i dilettanti.

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