Ad una settimana dalla chiusura dell’avviso per acquisire il titolo del Palermo Calcio, colui che dovrà decidere ovvero Leoluca Orlando ribadisce di assumersi tutte le responsabilità per una decisione fondamentale per il futuro del calcio a Palermo.
A margine della presentazione del Ladies Open di tennis, in programma al Country Club di Palermo, Orlando dice: “Ho pubblicato un avviso, che non è un bando; deciderò io assumendomi la responsabilità e lo farò insieme a un esperto come il presidente Guarnotta, un magistrato ma anche un tifoso rosanero. Sceglierò in base a rigorosissimi criteri di partecipazione che riguardano l’aspetto etico: l’assenza di condanne, l’assenza di precedenti”.
Orlando è stato attaccato in questi giorni da Massimo Ferrero sui “paletti” previsti dall’avviso; il primo cittadino replica così: “Ho dato delle indicazioni che non sono vincolanti per partecipare, ma che sono elementi di valutazione, secondo me opportuni: l’assenza di maggioranza da parte di soggetti che controllano società calcistiche professionistiche; l’azionariato popolare e un piano triennale per la risalita. Conto sulla serietà delle proposte e sceglierò quella più seria e conveniente per una città che ha vissuto la mortificazione della cancellazione dai campionati professionistici”.
Poi dito puntato contro chi ha fatto “morire” il Palermo: “Attendo che si chiuda questa vicenda per dare incarico all’ufficio legale del Comune di agire per i danni prodotti all’immagine della città e alla tifoseria da chi ha approfittato di questo disastro. Domande? Ancora non ho ricevuto nulla, le domande arrivano alla posta certificata; sono in attesa. Una volta raggiunta la scadenza, faremo un’esame comparativo e spero di scegliere nell’interesse della città, che ha diritto ad avere una società di calcio che non sia pretesto per fare altre cose. Le parole di Ferrero? Non commento le dichiarazioni altrui e ribadisco di non aver incontrato nessuno, valuterò le proposte: la scelta di chi deve far rinascere il calcio a Palermo non può essere fatta da 4 amici al bar, ma deve essere fatta dal sindaco in modo responsabile”.
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