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Vendita del Palermo, il tempo stringe: in corsa pure Ferrero, Follieri non molla

Massimo Ferrero

Chi comprerà il Palermo? Da qualche mese tifosi e addetti ai lavori non fanno altro che porsi questa domanda, anche perché non c'è più tempo: i creditori bussano alle porte di viale del Fante e nuove scadenze incombono.

Tante le ipotesi e le supposizioni, qualcuna anche improbabile. In realtà sono quattro i principali gruppi che si stanno contendendo il Palermo.

Nella lista c'è la Carisma, una Holding di partecipazioni industriali dedicata allo sviluppo di piccole e medie aziende italiane. Carisma è una holding del gruppo Bain Company Italia, che nel 2005 ha acquistato il marchio Trudi, un'azienda italiana produttrice di giocattoli e di peluche. Il gruppo detiene anche i marchi "Sevi", "Olli Olbot" e fa parte del gruppo brianzolo Isa Seta. I giocattoli portano anche ad Enrico Preziosi, attualmente presidente del Genoa, un altro nome che si è fatto in questi giorni, ma che in molti escludono, visto che se il Palermo fosse promosso in serie A l'imprenditore dovrebbe privarsi in tempo record di uno dei due club. A lui e a tanti altri presidenti della massima serie si è rivolto Rino Foschi qualche giorno fa, prima dell'aiuto dei Mirri. Non è da escludere, seguendo la pista dei giocattoli, che sia proprio la Carisma l'aiuto che Preziosi ha voluto mandare al suo ex direttore sportivo, oggi temporaneamente presidente del Palermo.

Ancora dalla città marinara di Genova sarebbe stata tesa un'altra mano al capezzale del Palermo. Si tratta di Massimo Ferrero, che dal 2014 è presidente della Sampdoria. Er Viperetta, così come è soprannominato, è un produttore cinematografico. Tra i tanti film che ha prodotto "Mery per sempre", con la regia di Marco Risi, ambientato in un carcere minorile del capoluogo siciliano. L'opera ha vinto l'Efebo d'oro nel 1989 come miglior regia e il Ciak d'oro nel 1990 come miglior film. Ed è proprio durante le riprese di Mery per sempre che Palermo è entrata nel cuore di Ferrero, che due anni dopo torna in Sicilia a girare "Ragazzi Fuori", di fatto la seconda parte della sua prima opera.

Anche lui detiene un club di serie A ma, nonostante le continue smentite da parte del numero 1 del club blucerchiato, è in corso una trattativa per la cessione della Sampdoria al fondo York Capital, nei mesi scorsi accostato anche al Palermo. C'è ancora distanza tra domanda e offerta, ma l'affare dovrebbe portare nelle tasche di Ferrero capitali freschi, parte dei quali potrebbero essere riversati nel Palermo.

Ed è proprio la York Capital un altro nome papabile: se dovesse infatti saltare la trattativa con la Samp, Palermo potrebbe essere un'alternativa di tutto rispetto. Ma al momento il fondo statunitense sembrerebbe orientato a scegliere Genova.

Raffaello Follieri - ultima ipotesi - non ha mai mollato. Qualche giorno fa ha lanciato un segnale ben preciso su whatsapp. Aggiornando lo stato del suo profilo, l'imprenditore pugliese ha inserito il logo del Palermo e sotto la scritta "vedremo chi la spunterà". Segno che Follieri e il suo gruppo, la Fholding, sono ancora determinati e convinti ad acquisire il 100% del club.

Tanti nomi, tante ipotesi, ma Dario Mirri - concessionario della pubblicità del Barbera, che ha la prelazione sulla vendita della società - nelle interviste rilasciate nei giorni scorsi ha fatto capire che si tratta di interessi ancora piuttosto "timidi". L'urgenza e la criticità della situazione impongono a chi ha interesse a vendere, in primis la famiglia Mirri che ha buttato sul tavolo una "fiches" da 2.800.000 euro per pagare gli stipendi e salvare i rosa dalla penalizzazione in classifica, a fare in fretta. Ma è anche vero che chi vuole il Palermo vuole essere certo che il suo investimento non si riveli un azzardo.

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