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Palermo, sfuma il colpaccio a Venezia: La Gumina non basta ai playoff

I compagni festeggiano La Gumina dopo il gol

Finisce 1-1 al “Penzo”, un pari che sicuramente può essere letto come risultato positivo ma il Palermo non ha ancora chiuso i giochi per accedere alla finale play-off. Contro un Venezia imballato e poco preciso finisce in parità ma i rosanero potevano già chiudere il discorso qualificazione al minuto ottantaquattro, quando Coronado approfittava di un errore difensivo e tutto solo da ottima posizione si faceva ipnotizzare da Audero che gli chiudeva lo specchio della porta in un’uscita disperata. Una partita poco entusiasmante, le due squadre hanno giocato un cattivo primo tempo, poi però nella ripresa è cambiato tutto con il Palermo avanti grazie al gol del solito La Gumina.

Sembrava il gol della sicurezza verso la finale e invece dopo pochi minuti il Venezia è riuscito a tornare in partita grazie al gol di Marsura. Palermo attento e diligente, la formazione di Stellone seppur non abbia giocato un gran calcio ha badato a tenere palla e a non scoprirsi, evitando quindi le avanzate del Venezia che ha sicuramente trovato meno spazi rispetto al match vinto contro il Perugia.

Adesso il ritorno (domenica ore 18,30 al Barbera) una partita in cui il Palermo non deve certamente sentirsi già in finale, anche perché questo Venezia è una squadra tosta e che si illumina improvvisamente. La cronaca: Stellone cambia formazione rispetto a quello che si pensava alla vigilia, non ci sono Coronado e Nestorovski, dentro Trajkovski e La Gumina, in avanti anche Moreo. Gara molto equilibrata, rosanero che controllano palla e provano a non scoprirsi. Il Venezia non attacca con foga ma attende che il Palermo possa sbilanciarsi, la partita non è affatto spettacolare.

Il primo squillo lo suona la formazione di Stellone al 18’: gran destro di Trajkovski su punizione, salvato da Audero che spizza quel tanto che basta per mandare la sfera sopra la traversa. Il Palermo gioca leggermente meglio di un Venezia che appare imballato e con poche idee a centrocampo, ma la squadra rosanero non riesce mai a tirare concretamente in porta. Primo tempo che si chiude senza nitide occasioni da gol.

Ripresa, rosanero che continuano a gestire palla e provano ad attaccare sugli esterni. Dopo altri dieci minuti di equilibrio, arriva il gol del Palermo: ottimo lavoro di Jajalo sulla sinistra, tocco basso al centro per La Gumina, che in area di rigore controlla e fredda Audero con una conclusione chirurgica all'angolino.

Al 56’ vicino al raddoppio il Palermo, Murawski rilancia la ripartenza e libera Trajkovski al tiro da fuori: bel destro potente, che fischia vicino al palo di Audero. Al 57’ però arriva il pari del Venezia: discreto spunto di Pinato, che da sinistra trova Litteri in area di rigore, tacco ad anticipare Bellusci e trovare Marsura, il cui tiro è sporcato imparabilmente per Pomini dalla deviazione di Rajkovic.

Il Palermo rischia di capitolare al 64’ quando Domizzi colpisce a botta sicura da posizione ravvicinata ma Bellusci salva sulla linea. Intanto Stellone mette dentro Gnahorè al posto di Fiordilino. Ritmi che si abbassano nuovamente, Venezia che spinge con cross insidiosi in mezzo ma il Palermo regge. All’80’ grande botta dalla distanza di Coronado, palla che sfiora l’incrocio. Clamorosa l’occasione che però il brasiliano si divora all’84’ quando scappa tutto solo dopo un errore difensivo del Venezia e Coronado come in un rigore in movimento tira addosso ad Audero. Finisce 1-1, tutto rinviato al ritorno.

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