PALERMO. L’agonia dei tanti tifosi rosanero sta ormai per finire: domenica potrebbe arrivare la retrocessione matematica. Al Barbera ci sarà la Fiorentina che è ancora in corsa per l’Europa, attualmente il Palermo ha 13 punti di distacco dall’Empoli (impegnato in casa contro il Sassuolo) a cinque giornate dalla fine del campionato, le ipotesi per la retrocessione quindi sono tre.
L’Empoli vince; sia l’Empoli che il Palermo perdono; il Palermo non riesce a fare un risultato migliore dell’Empoli. Insomma è finita. Giusto così, il Palermo – seppur in sala stampa i tesserati rosanero rispettino il copione continuando a sostenere di credere alla salvezza – ha ormai mollato da diverso tempo, giocando male e senza orgoglio, la prestazione di ieri all’Olimpico ne è una prova lampante.
Il Palermo merita più di tutti questa retrocessione, figlia di una gestione dissennata e di scelte incomprensibili. E poi se la squadra va in campo come se fosse già in vacanza il tutto non fa che appesantire le cose e spazientire ancora di più i tifosi che invece avrebbero voluto vedere maggiore determinazione. Si può retrocedere anche con dignità ma il Palermo ha deciso di imboccare altre strade. Quella che inizia oggi è inoltre la settimana del closing, anche se stando agli ultimi rumors, Paul Baccaglini sta avendo non poche difficoltà a trovare altri investitori per rilanciare il Palermo Calcio. La retrocessione e la collezione di record negativi hanno “scoraggiato” un po’ tutti, anche chi doveva metterci i soldi. Baccaglini però continua a manifestare fiducia, c’è comunque tempo fino al 30 aprile.
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