CARNAGO. Vietato accontentarsi per non "scansarsi" dal terzo posto e dalle zone alte della classifica. Un messaggio forte e chiaro firmato Vincenzo Montella che annuncia di aver ricevuto nelle scorse ore una telefonata prodiga di complimenti dal presidente Berlusconi: "Lui concede sempre spunti per migliorare. Mi ha fatto i complimenti e dato qualche consiglio. Resta proprietario? Se spende tempo per parlare con l'allenatore ora che è tornato ad impegnarsi in politica vuol dire che è ancora interessato alla situazione".
Montella non vuole però essere euforico: non si fida del Palermo che finora in casa ha sempre perso, considera la gara del 'Barbera' "insidiosa" e definisce "importantissima" la vittoria prima della sosta per le Nazionali, anteponendo però la bontà di "atteggiamento" e "interpretazione" al risultato. Ha una sola richiesta esplicita per i suoi giocatori: "Dare sempre il massimo, in partita quanto in allenamento".
La ragione, secondo il tecnico, va ricercata nella storia recente del club: "Questo Milan non può permettersi di sottovalutare nessuno, tanto meno questo Palermo che è una squadra che sta portando avanti un'idea di gioco anche senza trovare il risultato. Noi non possiamo accontentarci della sufficienza ma fare sempre qualcosa in più".
E questo qualcosa contro il Palermo deve rivelarsi nella voglia di "pareggiare la loro foga agonistica", "di essere aggressivi per evitare di fare una brutta figura" e "di restare concentrati per capire il tipo di partita da giocare".
Non avrà a disposizione Niang, ko con l'influenza ("Ci manca uno con le sue caratteristiche"), bacchetta Bacca ("deve dare di più per la squadra") e va verso l'avanzamento di Bonaventura nel tridente con l'inserimento del 21enne Pasalic, verso la prima da titolare, a centrocampo: "Per fare giocare i giovani devi averne forti e i nostri hanno dimostrato di esserlo. Pasalic è cresciuto molto, la mia considerazione su di lui è alta perché ho visto dei miglioramenti".
Montella trova motivo di "vanto" e "vantaggio" di avere cinque nazionali azzurri in rosa ("l'esperienza internazionale fa crescere") e si spinge un po' oltre Palermo: dopo la sosta il derby contro un'Inter che avrà un nuovo allenatore e prima di Natale la Supercoppa Italiana contro la Juventus, partita che potrebbe riportare un trofeo a Casa Milan dopo oltre 5 anni.
"Noi non ci scanseremo di certo - sorride Montella con ironia, giocando sulle parole attribuite a Buffon -. Non so se le abbia dette o meno ma va contestualizzato. Se spero di affrontare un'Inter dal tecnico italiano o straniero? Per me possono anche prenderne anche due diversi basta che alla fine comandi uno solo".
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia