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Palermo, Ballardini: "Pensiamo a noi stessi e non alla Juventus, possiamo salvarci"

Davide Ballardini (2008/2009)

PALERMO. Dopo il suo ritorno non aveva ancora parlato e lo ha fatto questa mattina in occasione della conferenza della vigilia. Davide Ballardini, prima del delicato match di domani contro la Juventus, lancia un messaggio chiaro: vuole un Palermo d’attacco.

“Voglio una squadra che abbia il pallone e che cerchi di attaccare. Ho tanti giovani, tra quelli che mi hanno impressionato ci sono Balogh e Bentivegna – ha detto in sala stampa - La Gumina lo conoscevo già, poi a gennaio è arrivato anche Cristante. In questi giorni ci siamo allenati bene, dobbiamo tirarci fuori da questo momentaccio quanto prima, serve rabbia per farlo”.

Ballardini ha ritrovato alcuni giocatori con i quali non aveva un rapporto idilliaco, ma lui vuole voltare pagina: “Ho visto una grande serietà, ci sono degli ingredienti molto buoni in questo gruppo. Domani in campo il Palermo dovrà pensare a sé stesso, non alla Juventus. Non mi sento di dare percentuali per la salvezza, ma questa squadra ha tutto per fare bene. Non c’è rassegnazione”.

Consueta domanda sul rapporto con Zamparini: “La stima di Zamparini non deve deconcentrarci dal lavoro sul campo. Non mi interessa nemmeno se vuole tenermi in Serie B, non ci penso proprio. Qui bisogna invertire subito il trend e pensare a vincere, non conta con che modulo si scende in campo. Possiamo giocare a tre, a quattro o a cinque, ma serve una squadra votata all’attacco. Pensiamo a queste ultime partite, abbiamo l’obbligo di salvarci”. Ballardini parla di salvezza quasi obbligata per questo Palermo, anche per i tifosi: “La nostra vera forza, però, è la gente che non merita tutto questo. Da parte nostra non è mai mancato l’impegno”.

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