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Il Toro incorna il Palermo al Barbera
E la classifica torna a preoccupare

Immobile scatenato trascina i granata. Per i rosanero ora solo 4 punti di vantaggio sul Frosinone, terzultimo

PALERMO. L’illusione di superare il Torino viene spenta nel giro di pochi minuti da un Toro che incorna il Palermo. Finisce male la sfida al Barbera contro il Torino (1-3) e la distanza dalla terzultima torna a essere preoccupante (4 punti) dopo la vittoria del Frosinone a Empoli. Il Palermo esce con le ossa rotte dalla sfida contro la squadra di ventura per il risultato e poi perché piove anche sul bagnato con gli infortuni di Goldaniga prima e di Sorrentino poi che lascia il posto ad Alastra che esordisce in A. Per non parlare del silenzio quando al 34’ si fa male pure Vazquez. Brutto il movimento innaturale del Mudo che poi tranquillizza tutti tornando in campo.

Poteva essere il completamento di un disastro in una domenica che è stata comunque nera. Eppure, il Palermo era pure partito bene, passando in vantaggio dopo due minuti con Gilardino. Ma i rosanero poi si sono dimostrati troppo fragili, soccombendo nelle ripartenze del Torino trascinato da uno scatenato Immobile che firma una doppietta e dà il via alla rimonta dei granata. Un nuovo esordio da incubo per Bosi in panchina che già vede l’ombra di Iachini alle sue spalle.

Ma oltre alla sfortuna degli infortuni, il Palermo c’ha messo del suo. Il vantaggio e la buona partenza sono stati gestiti male perché non si può subire il pareggio in contropiede quando prima si batteva un calcio d’angolo a favore. E anche tanti errori dei singoli che hanno favorito le ripartenze. Dopo il pari ha perso tutte le sue certezze. Non ha spento la fonte di gioco granata (Vives) ed è andato in confusione. Qualche timida speranza l’aveva data la parte centrale del secondo tempo in cui il Palermo poteva almeno agguantare il pari, ma c’ha pensato Immobile a chiudere definitivamente i giochi. La vittoria poteva mettere i rosa in una posizione più tranquilla. Adesso, tutto torna a complicarsi e dai bassi fondi della classifica le squadre non stanno ancora a guardare.

Il Palermo la sblocca subito. Vazquez lavora benissimo una palla sulla destra e offre a Morganella un pallone al bacio sulla corsa. Morganella è perfetto a mettere in mezzo un assist basso che Gilardino non deve fare altro che spingere in rete. Bosi non esulta e si gira verso la panchina a dare “il cinque” a Tedesco. Il Toro reagisce subito e al 4’ va vicino al pari con Immobile di testa. Avvio bellissimo al Barbera. Al 13’ tegola per i rosa con Goldaniga che si fa male e deve lasciare il posto ad Andelkovic.

Il Palermo nelle ripartenze è sempre pericoloso, ma la distrazione al 18’ è fatale. Su calcio d’angolo a favore la ripartenza in contropiede di Immobile fa male. Il centravanti viene steso in area da Brugman e Morganella. L’arbitro Cervellera non ha dubbi e indica il dischetto. Lo stesso va a realizzare con Sorrentino che intuisce, ma non arriva. Il Palermo persevera nello stesso errore e rischia di andare sotto al 23’ con un’azione simile a quella che ha portato al rigore, ma l’ex Belotti grazia i rosanero, sbagliando a porta vuota. Là davanti la coppia granata, però, fa paura. Le azioni pericolose degli ospiti però nascono sempre da errori del Palermo, come quando al 28’ Quaison perde una palla sanguinosa nella sua trequarti che lancia Belotti, il quale ancora una volta si mangia il raddoppio, chiudendo troppo il diagonale davanti a Sorrentino. I rosa si fanno schiacciare troppo e un’altra frittata arriva al 31’, quando sul cross dalla sinistra di Bruno Peres Gonzalez devia verso la propria porta. Adesso è il Palermo a inseguire. Piove sul bagnato, perché al 36’ si fa male anche Sorrentino (scontro fortuito con Andelkovic) che deve lasciare il posto ad Alastra. A Vazquez la fascia di capitano. I rosa, invece, tornano a farsi pericolosi al 41’ con una punizione di Vazquez che si spegne di poco alta sopra la traversa. Nel recupero Rispoli va anche in gol, ma Cervellera annulla per fuorigioco. Dopo cinque minuti di recupero, tra rigore, sostituzione altre interruzione, Cervellera manda le squadre a riposo col Palermo, a tratti anche bello in attacco ma fragilissimo dalla cintola in giù, che negli spogliatoi prova riordinare le idee.

Anche nella ripresa le ripartenze della squadra di ventura fanno male e al 2’ Alastra salva su Benassi. Il portiere, al suo esordio in A, invece, esce male sul corner successivo ma viene salvato da Andelkovic sul colpo di testa di Moretti. Scampati i due pericoli, il Palermo prova a spingere e al 10’ va vicino al pari con Gilardino che schiaccia al volo un cross di Vazquez e per poco la traiettoria non inganna Padelli. Col Torino che si abbassa il Palermo prende campo, ma lascia il fianco ai contropiedi dei granata e al 21’ Alastra ancora una volta è bravo in uscita su Immobile. Il numero 10 granata, però, non sbaglia al 23’ ancora in contropiede, approfittando del troppo spazio che Gonzalez gli concede in area. Il finale si trascina col Palermo che non ha più forze per attaccare. Il Toro festeggia una vittoria che lo mette praticamente al sicuro, mentre per il Palermo è notte fonda. L’ennesimo ribaltone potrebbe essere dietro l’angolo.

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