PALERMO. Il miglior Palermo di stagione blocca l’Inter al Barbera. L’1-1 contro i nerazzurri vale un punto che può pesare davvero tanto nell’arco di tutta la stagione. Per certi versi lascia anche un po’ l’amaro in bocca perché, soprattutto nel primo tempo, la squadra di Iachini ai punti avrebbe meritato di vincere. È stato un ottimo Palermo che per lunghi tratti della gara ha dimostrato di avere idee molto più chiare dell’Inter che in Sicilia cercava di tornare in vetta alla classifica e invece per la quarta volta consecutiva non riesce a vincere.
La sosta e il ritiro dimostrano che questo Palermo aveva bisogno di ritrovarsi e soprattutto di recuperare la forma fisica nei singoli. Gonzalez non sbaglia un intervento, Struna gioca la sua migliore partita, anche Maresca non arrossisce di fronte ai mastini, stasera un po’ col guinzaglio tirato, Kondogbia e Medel e soprattutto in avanti si è visto un Gilardino che entra sempre di più nei meccanismi di squadra e l’intesa con Vazquez cresce. Gila non sbaglia una sponda, la percentuale di palloni utili giocati è altissima e il gol del pareggio è il giusto premio. Da sottolineare, inoltre, che contro quest’Inter, sicuramente non convincente, non è comunque mai facile recuperare un gol di svantaggio come dimostrano le tante partite che ha vinto per 1-0. Ma il Palermo non meritava davvero di uscire dal campo sconfitto. Dopo la vittoria scaccia crisi di Bologna, dunque, il Palermo incassa un altro pizzico di fiducia in vista della trasferta infrasettimanale di Napoli che appare proibitiva. Poi ci sarà l’Empoli lunedì 2 novembre. Ma prima di pensare a questo scontro salvezza, non è del tutto da folli pensare che con questo carattere e con questo gioco si possa fare risultato anche al San Paolo contro la corazzata di Sarri.
L’inizio gara è a ritmo blando e al Palermo va benissimo così. Il primo squillo è di Vazquez al 16’ con un bel tiro cross dalla sinistra che si trasforma in un pallone insidioso sul quale Gilardino non arriva e che Handanovic deve respingere con qualche affanno. Il Palermo non fa cose eccezionali, ma nella prima mezzora mostra sicuramente idee chiare. Nel giro di un minuto, tra il 26’ e il 27’, i rosanero vanno vicini al gol in due occasioni. Nella prima su cross di Rispoli Gilardino è bravo a prendere il tempo a Miranda, ma il suo colpo di testa si spegne al lato. Pochi istanti dopo, Vazquez dopo un’azione in velocità si trova un pallone invitante sui piedi in area, ma il suo mancino è respinto ancora una volta da Handanovic. Gli attacchi dell’Inter sono sterili e Sorrentino non corre grossi pericoli. Al 38’, episodio dubbio al limite dell’area nerazzurra. Vazquez, correndo verso il limite dell’area avversaria cade dopo un contrasto con Kondogbia. Doveri non vede il contatto e ammonisce Vazquez per simulazione. Difficile giudicare, di certo il centrocampista nerazzurro rischia molto perché già ammonito. Il primo tempo finisce, comunque, con un Palermo convincente. Tutto il contrario dell’Inter.
L’Inter inizia la ripresa giochicchiando come aveva fatto nei primi 45 minuti, aspettando l’errore del Palermo. Errore che arriva al 6’ quando Maresca, messo in difficoltà da Hiljemark, stende al limite Jovetic. Lo stesso montenegrino si incarica di calciare la punizione, ma trova pronto Sorrentino alla respinta. Mancini non cambia il suo 4-2-3-1, ma azzecca il cambio. Toglie uno spento Kondogbia e inserisce Biabiany, che sulla destra si dimostra subito una spina nel fianco dei rosa. E al 16’ Jovetic trova l’imbucata perfetta proprio per l’ala che mette in mezzo un pallone perfetto sul quale Perisic arriva puntuale all’appuntamento, portando in vantaggio l’Inter. Il Palermo si trova così costretto a inseguire e la mossa di Iachini è inserire Quaison per Hiljemark. Gli sforzi del Palermo, che non meritava di trovarsi sotto, vengono premiati al 21’. Su calcio d’angolo il tiro di Vazquez si trasforma in un flipper in cui l’ultimo tocco di ginocchio è di Gilardino che segna il suo secondo gol in rosa. Il Barbera si infiamma in un secondo tempo che sale di tono nel ritmo. La partita è bella con l’Inter che rispetto al primo tempo offre molti più spazi ai contropiedi del Palermo. Al 30’ l’Inter torna di nuovo vicina al vantaggio con un tiro dalla distanza di Guarin deviato da Maresca. Sorrentino, però, è super e devia sulla traversa. Al 34’ cambia ancora una volta la partita. Stavolta non ci sono dubbi sul fallo di Murillo che stende Vazquez al limite e viene espulso per doppio giallo. Mancini odora il pericolo e toglie Jovetic, inserendo Ranocchia. Il Palermo, invece, non riesce a sfruttare la superiorità numerica probabilmente per aver esaurito le energie in una gara dispendiosa. E, infatti, è l’Inter ad andare vicina al gol partita al 45’ ma Sorrentino è strepitoso in uscita su Biabiany. Ancora una volta il timbro del capitano rosanero non poteva mancare, anche perché sarebbe stata una beffa che il Palermo non meritava.
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