PALERMO. Che non fosse la giornata dei cecchini rosa si era capito nei primi dieci minuti di questa partita contro l’Empoli. Perché nello 0-0 contro i toscani spiccano la traversa di Vazquez e soprattutto la giornata no di Dybala sotto porta. I due “gemelli” del Palermo hanno abituato troppo bene il pubblico del Barbera e forse anche per questo nessuno poteva pensare di rivedere certi errori. La traversa di Vazquez trema ancora, ma di certo il più sfortunato oggi è stato Dybala nei primi e nei minuti finali della gara. E quella di oggi è stata l’ennesima dimostrazione che senza i gol dei due argentini là davanti, difficilmente il Palermo riesce a risolvere la partita con gli altri interpreti.
C’è riuscito Belotti, ma stavolta neanche la seconda parte del secondo tempo del Gallo ha lasciato il segno. In una giornata così, dunque, può andare bene anche il pareggio contro un Empoli che anche al Barbera ha dimostrato tutta la sua bontà del campionato che sta disputando e della sua classifica. Ha sofferto molto nel primo tempo, ma è venuto fuori nel secondo tempo, facendo vedere che il calcio di Sarri non è per nulla improvvisato. Anche questi pari, comunque, fanno classifica (il Palermo raggiunge il Milan in classifica) e tra le note positive di oggi c’è da sottolineare che il Palermo torna a non incassare gol. Un Palermo schierato ancora una volta col 3-5-2, che “inganna” tutti, lasciando in cantina la difesa a 4 dopo una settimana infuocata dalle critiche del presidente Zamparini, che aveva spinto per un ritorno alla difesa a 4.
Il Palermo parte subito col piede schiacciato sull’acceleratore. In particolare, è Dybala a seminare il panico nell’area dei toscani al 3’ dopo una combinazione con Morganella. La Joya, dopo essere entrato in area fa partire un bel sinistro a giro che si spegne di poco al lato dopo una leggera deviazione. Ancora più clamorosa l’occasione all’11’, quando Dybala nel cuore dell’area empolese tira addosso a Sepe, dopo l’assist al bacio di Rigoni. I rosa volano nei primi minuti e un minuto dopo sfiorano ancora il gol dopo uno splendido fraseggio tra Dybala e Vazquez col Mudo che da fuori area fa partire un siluro di sinistro che si stampa sulla traversa. L’unica pecca di questi primi minuti è non essere riusciti a trovare il vantaggio. Così, l’Empoli pian piano comincia a venire fuori dal guscio e a rendersi pericoloso. Soprattutto al 31’ dopo una bella discesa di Saponara che trova in area da solo l’ex Maccarone. Il numero 7 empolese calcia a colpo sicuro, ma trova la deviazione di Gonzalez e poi l’ottima respinta di Sorrentino, che si alza subito per andare a chiudere la porta anche alla deviazione ravvicinata di Tavano. Al 36’, invece, Iachini deve ricorrere alla prima sostituzione, inserendo Rispoli per Morganella, che esce dal campo dolorante dopo un corpo a corpo sulla fascia con Mario Rui. La partita prende la strada dell’equilibrio e si va a riposo in parità.
La ripresa comincia con un Empoli più intraprendente, mentre Iachini perde un’altra pedina. Dopo Morganella, l’allenatore rosa deve rinunciare a Gonzalez (problema muscolare alla coscia sinistra) e butta nella mischia Terzi. Il Palermo soffre e al 24’ Iachini decide di cambiare, sostituendo Belotti per Rispoli. Il Palermo si schiera a 4 dietro con Vitiello terzino destro. La fase centrale del secondo tempo vive di fiammate e anche di confusione. Entrambe le squadre hanno giocato la partita a ritmi elevatissimi e commettono molti errori. L’Empoli, rispetto a inizio ripresa, ha un po’ mollato la pressione e il Palermo aspetta per ripartire. E al 40’ i rosa vanno pure vicini al vantaggio con un bel tiro di Dybala col destro, che però finisce appena sopra la traversa. Ancora più clamorosa la palla gol che capita ancora una volta al numero 9 rosa, quando, dopo una bucata di Rugani, si trova a tu per tu con Sepe, che però è bravo in uscita. Gli ultimi sono emozionanti e anche gli ospiti vanno vicinissimi al gol al 42’ con Mchedlidze che manda alto a due passi dalla linea di porta.
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