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Palermo, da Dybala a Barreto e adesso arriva il Napoli dopo una settimana micidiale

Una settiman difficilissima per i rosa e Iachini dopo i casi scoppiati dell'attaccante e del capitano. E c'è da affrontare uno degli avversari più forti e in forma con una difesa inventata

PALERMO. In omaggio allo sconfinato amore dei fans rosanero per la propria squadra serve davvero che oggi San Valentino faccia il miracolo. Per queste cose in genere è più bravo San Gennaro, ma proviamo a vederla dal nostro punto di vista. Vero è che il Palermo finora ha perso una sola volta al «Barbera» (contro la Lazio) e che qui hanno faticato tutti, ma è anche vero che la squadra di Iachini arriva alla partita con i partenopei dopo una settimana difficile. Anzi, micidiale. E non parliamo solo delle assenze di Gonzalez e Vitiello che obbligheranno il tecnico a proporre una difesa arrangiata, non parliamo del fatto che Maresca non abbia recuperato. Ci riferiamo piuttosto alle dolorose «rotture» con Dybala e Barreto. Che rischiano di minare il rapporto tra il club e due leader di questo gruppo. Ma anche di disorientare una tifoseria frastornata dalla ridda di annunci e smentite degli ultimi mesi. La modesta affluenza di pubblico stasera potrebbe essere un segnale.

Ieri uno striscione è stato esposto al Borgo Vecchio, culla del tifo rosanero. Invitava la squadra a un maggiore attaccamento ai colori sociali. Senza fare nomi. I riferimenti erano chiari. Con Dybala - che oggi ingaggerà il duello a distanza col connazionale Higuain - Zamparini è stato durissimo, con Barreto non ancora ma il capitano non ha mai smentito l’offerta della Sampdoria. Sarebbe davvero rischioso concludere il campionato con due giocatori tanto importanti «separati in casa». Fanno coraggio i trenta punti in classifica ma già da stesera vedremo un po’ gli effetti di queste vicende contrattuali sul rendimento della squadra. Sul suo spirito di gruppo e sulla sua compattezza.

Perchè solo una gara di grande vigore e di grande attenzione può arginare questo Napoli che vince da quattro partite di fila, che a differenza della gara d’andata vola sulle ali dell’euforia e che si riconosce ormai perfettamente nell’idea di calcio di Rafa Benitez. La cui vocazione offensiva è ormai accettata unanimamente e pazienza se gli azzurri hanno subito dieci gol in più della Roma. Continuando su questi ritmi il sorpasso al secondo posto è prevedibile, anche perchè l’arrivo di Gabbiadini ha rimediato al grave infortunio occorso a Insigne.

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