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Palermo in ritiro, Zamparini: «Iachini resta, ma ora si deve cambiare rotta»

Il presidente: «Squadra inguardabile, a cominciare dalla difesa e anche nella condizione fisica. Con il cesena voglio vedere altro»

PALERMO. Il Palermo andrà in ritiro per una decina di giorni, in Friuli, a due passi dalla casa di Zamparini. La batosta di Empoli e l’ultimo posto in classifica hanno lasciato il segno nell’umore del presidente.  "Iachini rimane con noi - ribadisce Zamparini in un’intervista sul Giornale di Sicilia - è il nostro allenatore, ma dobbiamo sederci attorno a un tavolo e parlare, ragionare senza fare processi. Non ci siamo sentiti al telefono, ma gli ho inviato un sms. Dalla prossima partita bisogna cambiare rotta. Contro il Cesena si deve vedere ben altro, a cominciare dall'atteggiamento in fase difensiva. Non si possono prendere dieci reti in tre incontri. Quello di Empoli è stato il peggior Palermo degli ultimi due anni, una squadra inguardabile, giocatore per giocatore e per come era messo in campo. Il tecnico è stato presuntuoso nel voler schierare tre punte in casa dei toscani".

Stop, dunque, almeno per il momento al tridente con Dybala, Vazquez e Belotti. "Dopo la sosta – aggiunge Zamparini - ritroveremo Muñoz e Gonzalez, ora più che mai li ritengo indispensabili per la nostra solidità difensiva. In A, quando si concedono opportunità alle squadre avversarie, difficilmente non si incassano gol. Sarà fondamentale, però, il confronto con il mio allenatore. Ho le mie idee, penso di sapere cosa non vada nella squadra e mi auguro lo sappia anche Iachini. Il nostro campionato, comunque, ricomincerà fra due settimane. Inizia un nuovo ciclo, il primo lo abbiamo toppato. Che effetto mi ha fatto il gol di tacco di Maccarone? Sono cose che succedono, ma noi ce le tiriamo addosso, viviamo un'involuzione avvilente…".

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