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Mafia, in carcere l'ex sindaco di Villabate

Definitiva la condanna a 4 anni per Lorenzo Carandino, eletto con Forza Italia: si è presentato spontaneamente al Pagliarelli

PALERMO. Quattro anni. La pena è definitiva per l’ex sindaco di Villabate, schierato a suo tempo con Forza Italia, Lorenzo Carandino, che si è presentato dunque spontaneamente al carcere Pagliarelli per scontarla. È già in cella per via di una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, in relazione alla vicenda del centro commerciale di Villabate. La sua colpevolezza, in realtà, era già stata sancita con una prima sentenza della Cassazione, emessa a luglio del 2012, ma i giudici ritennero di dover rinviare ad un’altra sezione della Corte d’Appello solo perché venisse nuovamente quantificata la pena. Che, infatti, venne poi ridotta da otto anni e mezzo ai quattro anni ora definitivi.
La megastruttura commerciale di Villabate, come è emerso nell’inchiesta in cui furono coinvolte anche altre persone, avrebbe dovuto essere realizzata grazie ad un accordo tra mafia, politica ed imprenditoria. Nel luglio del 2012, la Cassazione condannò in via definitiva gli architetti Rocco Aluzzo (otto anni) e Antonio Borsellino (sette anni). Dieci anni di reclusione vennero poi inflitti a Giovanni La Mantia (estraneo alla vicenda del centro commerciale, ma condannato per associazione mafiosa).


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