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Chiedono denaro per restituire l'auto rubata: due arresti a Palermo

PALERMO. Due giovani sono stati arrestati dai carabinieri a Palermo con l'accusa di ricettazione tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore trapanese che l'8 agosto scorso ad Erice aveva subito il furto della sua automobile di grossa cilindrata e che è stato contattato per la restituzione del mezzo. La vittima ha avvertito i carabinieri, che sono intervenuti all'appuntamento nel posto convenuto. Gli arrestati sono Marco Bisiccè, di 25 anni, e Umberto Faija, di 22. Sottoposti al rito direttissimo presso il Tribunale di Palermo, dopo aver ammesso le proprie responsabilità e la convalida dell'arresto, sono stati posti agli arresti domiciliari.


Dopo aver invano tentato di contattare gli autori del furto telefonando al cellulare che aveva lasciato nell'autovettura, l'uomo è stato contattato dai malviventi, che gli hanno intimato di non sporgere denuncia e fatto sapere che se avesse voluto rientrare in possesso del veicolo avrebbe dovuto recarsi a Palermo. La restituzione dell'auto sarebbe avvenuta nei pressi di un esercizio commerciale di viale della Regione siciliana e in cambio la vittima avrebbe dovuto «far prendere loro un caffè», lasciando intendere che avrebbe dovuto consegnare loro del denaro.


All'appuntamento l'imprenditore si è presentato accompagnato due militari in borghese fatti passare come suoi amici. L'uomo ha visto la sua auto ed è posi stato avvicinato dai due arrestati che agitato le braccia e mostrato le chiavi dell'auto ed un telefonino. Dopo aver nuovamente chiesto soldi, i due sono stati bloccati dai militari e da altri colleghi che nel frattempo avevano provveduto a circondare la zona.

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