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Sub morto a Ustica, il dolore degli amici su Facebook

PALERMO. “Il Re”, lo chiamavano tutti così. Sui social network è un flusso continuo di messaggi per Michele Talluto, l’istruttore sub morto oggi nelle acque della sua Ustica durante quella che doveva essere una delle sue tante immersioni quotidiane. Innumerevoli i commenti di dolore e di ricordo lasciati sia sulla sua pagina personale sia sul gruppo che lui stesso aveva creato e che oggi suona come uno scherzo del destino: “Associazione vittime di Talluto”. A Michele, infatti, piaceva prendersi gioco degli altri, in maniera scherzosa e divertente. “I primi tempi non capivo che era il tuo modo di fare, di scherzare e di giocare. Io mi arrabbiavo e allora tu sì che ti divertitivi – scrive Claudia Cozzi -. Ma quando necessario sapevi essere serio e rassicurante, professionale e paterno”.
Una persona solare, piena di vita che ha fatto del mare la sua più grande passione e a cui ha dedicato tutta la vita. Quello stesso mare che, “ingenerosamente la vita gliel’ha portata via”, scrive Roberto Pellacchia che ricorda: “Mi hai condotto a fare le immersioni più spettacolari del Mediterraneo, mi hai fatto star bene con la tua amicizia e le tue battute, perché tu sapevi conquistare tutti, eri amico a prescindere, sempre. Voglio consolarmi pensando che te ne sei andato circondato dai luoghi che più amavi, ma per me, e per molti subacquei e amici che avevi in tutt’Italia, non saperti più lì, a Ustica, a ridere e scherzare con tutti, come facevi sempre, è un pensiero inaccettabile”.

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