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Nuova nave con 500 migranti a Palermo

PALERMO. Arrivato intorno alle 8 nel porto di Palermo il mercantile panamense City of Sidan, che ha raccolto complessivamente 529 migranti, di cui 120 donne e 19 bambini, in diverse operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia. La prefettura del capoluogo ha predisposto in banchina tutte le operazione per l'accoglienza dei profughi che adesso  smistati in alcuni centri d'accoglienza.
Saranno ospitati anche in alcune parrocchie messe a disposizione dalla Curia arcivescovile, oltre che nei locali della Caritas diocesana, i 529 profughi giunti stamane a Palermo con il mercantile panamense City of Sidon. I Centri di accoglienza, al collasso dopo l'ondata di sbarchi degli ultimi giorni, non hanno infatti posti sufficienti per accogliere tutti. Tra le parrocchie che dovrebbero ospitare i migranti anche quella di San Gaetano a Brancaccio, dove operò Don Pino Puglisi. 
In questo momento sono in corso sulla banchina del porto le operazioni di identificazione e di controllo sanitario dei profughi, tra i quali vi sono anche 120 donne (dieci delle quali in stati di gravidanza, e 19 minori. Oltre al prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, che sta coordinando le operazioni, sono al lavoro i sanitari dell'Asp di Palermo, la Croce Rossa, la Protezione civile e le forze di polizia.


50 PROFUGHI FUGGITI DOPO LO SBARCO. Una cinquantina di profughi eritrei sbarcati questa mattina a Palermo dalla nave mercantile City of Sidon sono fuggiti mentre stavano per essere trasferiti nel Centro San Carlo di Piazza Rivoluzione gestito dalla Caritas diocesana. Anche le parrocchie di San Gaetano a Brancaccio, della chiesa Maria Santissima della Lettera all'Acquasanta e di San Tommaso D'Acquino in via Evangelista Di Blasi avevano dato la loro disponibilità ad accogliere per qualche giorno i migranti ma fino ad ora non è stato necessario.
Dei 529 migranti approdati stamane a Palermo ne sono rimasti complessivamente 100, 50 nel centro San Carlo e 50 nel centro di Padre Messina; altri 40 sono stati trasferiti in una struttura di Giacalone, i rimanenti sono stati distribuiti nei centri di Isnello, Partinico, Borgetto e Altavilla Milicia, tutti in provincia di Palermo.

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