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Palermo, clan della Noce: 38 condanne a boss, estortori e prestanome

PALERMO.  Il gup Wilma Mazzara ha condannato a circa 300 anni di carcere 38 tra boss, estortori, prestanome e trafficanti di droga, finiti in cella a ottobre dell'anno scorso nell'ambito di un'inchiesta durata due anni che è riuscita a ricostruire gli organigrammi mafiosi del clan palermitano della Noce e a disegnare la mappa del racket.  
Tre le assoluzioni. Il processo si svolgeva in abbreviato. L'accusa era rappresentata dai pm Francesco Del Bene, Gianluca De Leo e Amelia Luise. 
La pena più alta è stata inflitta a Fabio Chiovaro (16 anni e 6 mesi). Queste le altre condanne: 12 anni a Francesco Picone, Gaetano Maranzano, Vincenzo Tumminia, Salvatore Seidita, Felisiano Tognetti; 14 anni per Tommaso Tognetti e Carlo Castagna; 10 anni per Gaetano e Tommaso Castagna, Marcello Argento, Santino Chiovaro, Giovanni Matina; 10 anni e 6 mesi per Renzo Lo Nigro, Giuseppe Sammaritano; 10 anni e 2 mesi a Gaspare Bonura; 8 anni a Cosimo Michele Sciarabba, Antonino Bonura, Giuseppe Antonio Enea, Giuseppe Di Benedetto; 8 anni e 6 mesi per Domenico Spica, Umberto Maltese, Giovanni Guddo, Giacomo Nicolò Sciarratta; 8 anni e 4 mesi a  Saverio D'Amico; 6 anni a Girolamo Albanese, Giovanni Seidita, Santo Pitarresi, Giuseppe Bonura; 2 anni a Vincenzo Acone, Giuseppa Mirabella, Vincenzo Landolina; un anno e 8 mesi a Giacomo Abbate, Dario Giunta, Umberto Sammaritano, Vincenzo Toscano, Alessandro Guddo, Salvatore D'Amico.     
Sono stati assolti Luca Crini, Giorgio Perrone e Cosimo Grasso. È stato invece dichiarato estinto il reato per  Girolamo Seidita, deceduto durante il processo.     Il gup ha disposto la confisca per della ditta «Uomo in» in corso Finocchiaro Aprile, l'agenzia di scommesse «Internet point» in via Re Federico, quella in via Serradifalco e in via Cluverio, le agenzie di scommesse «Gold bet» in via La Mantia e «Betuniq» in via Libero Grassi, la «Mondial Betting» in via Dante.   
Il giudice ha anche disposto il risarcimento di cinquemila euro per le parti civili tra cui il Comune di Palermo, il centro Pio La Torre, Confindustria Palermo, Confindustria Sicilia, Fai, Addiopizzo, Libero Futuro, Solidaria, Sos impresa, Confesercenti, Confcommercio, Ance.

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