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Smog, il Comune rilancia le targhe alterne

Nei primi nove mesi dell’anno elevate 487 multe. La polizia municipale: verifiche difficili, tante le auto esenti. Il provvedimento resta in vigore e riguarda le auto più vecchie.

PALERMO. Le targhe alterne sono in vigore, altroché, e lo saranno ancora per parecchi mesi, almeno fino a quando il piano del traffico approvato dal consiglio comunale non sarà pienamente operativo tra nuovi divieti, isole pedonali e zone a traffico limitato. «È l’unico strumento che abbiamo oggi per contrastare l’inquinamento dell’aria» chiosa l’assessore al Traffico, Tullio Giuffrè, forte dei dati positivi sulle emissioni registrate nelle ultime settimane in città: per trovare uno sforamento delle polveri sottili, secondo i dati raccolti dalla Rap, società del Comune, bisogna tornare indietro al 15 ottobre, quando è stata evidenziata «qualità dell’aria scadente» in alcune zone molto trafficate.

Così Giuffrè vuole evitare nuovi sforamenti e rilancia: «Le targhe alterne saranno assolutamente ancora in vigore e i controlli proseguiranno». Restano quindi i divieti fissati dall’amministrazione nel 2008: a seconda che i giorni siano pari o dispari, potranno circolare le auto col numero di targa pari o dispari. Il divieto vale dalle 9 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 20 e riguarda ovviamente solo le auto più vecchie, quelle fino a Euro 3. I vigili urbani garantiranno il rispetto del provvedimento, anche se le difficoltà non mancano. I dati forniti dal comando di via Dogali parlano di 487 verbali elevati da inizio anno fino a settembre, a fronte di oltre 400 mila veicoli in circolazione. Troppo poche le multe? «Sono quelle che materialmente è possibile elevare - spiega il vicecomandante della polizia municipale, Luigi Galatioto - il numero delle esenzioni è molto elevato, per cui le auto vanno fermate e va verificata l’effettiva infrazione».

L’attività dei vigili urbani registra 487 verbali da gennaio ad oggi per aver infranto il divieto di circolazione a targhe alterne, tutti sui 150 euro. Circa 50 risalgono a gennaio e altrettante a febbraio. Poi, tra marzo e maggio, il numero è salito a oltre 70 al mese, per poi ridiscendere a 52 a giugno. Alla fine di quel mese, l’assessore Giuffrè ha chiesto di intensificare i controlli forse per evitare che le alte temperature e il clima vacanziero potessero far calare l’attenzione sul fenomeno causando un aumento delle pericolosissime polveri sottili nell’aria. Così a luglio sono state elevate 71 multe, poi 15 ad agosto. A settembre, stando agli ultimi dati parziali, siamo a quota 21 verbali.

Multe definite sacrosante persino dal Tar, che nei mesi scorsi ha respinto il ricorso di un gruppo di associazioni e aziende contro il provvedimento del Comune: secondo il tribunale amministrativo, in pratica, è legittimo aver vietato la circolazione a targhe alterne per diminuire i fattori inquinanti nell’aria, così come regolari sono i vincoli e le limitazioni imposte sia in termini di zone interessate sia di veicoli oggetto del divieto.

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