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Ragazza uccisa a Palermo, il racconto di un testimone

"Intorno alle 13.15 - racconta Pippo Gambino, 43 anni, che fa il magazziniere al Conad - insieme a un mio collega abbiamo sentito delle urla. Allora ci siamo precipitati per vedere cosa stava succedendo - e appena siamo arrivarti davanti al portone dai vetri abbiamo visto le ragazze in una pozza di sangue"

PALERMO. Davanti il palazzo di via Uditore a Palermo, dove la giovane Carmela Petrucci è stata uccisa, mentre la sorella è rimasta ferita, ci sono alcuni compagni di scuola in lacrime delle due adolescenti e agenti della polizia. Proprio accanto allo stabile, dove le ragazze abitavano, c'é un supermercato della catena Conad, che comunica dall'interno con l'androne del palazzo dove è avvenuto l'omicidio. A trovare le ragazze sono stati proprio due dipendenti del supermercato. "Intorno alle 13.15 - racconta Pippo Gambino, 43 anni, che fa il magazziniere al Conad - insieme a un mio collega abbiamo sentito delle urla. Allora ci siamo precipitati per vedere cosa stava succedendo - e appena siamo arrivarti davanti al portone dai vetri abbiamo visto le ragazze in una pozza di sangue, abbiamo citofonato e ci è stato aperto il portone. Subito dopo abbiamo chiamato prima la polizia e poi il 118". L'uomo racconta anche che la nonna delle due ragazze si trovava al supermercato a fare la spesa, prima che le trovassero, mentre in casa delle ragazze c'era il fratello. "Conosco la ragazza - conclude - era una giovane tutta casa e chiesa e conosco anche la famiglia, venivano sempre a fare la spesa qui da noi".

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