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Zamparini: «Impianti vanno in malora? Colpa solo di chi li gestisce»

"Con tutti i dipendenti comunali non riescono a trovare un custode. Un consiglio all’amministrazione? Lasciate il posto a qualcun altro"

PALERMO. Se gli impianti sportivi vanno in malora, la colpa non è dei cittadini ma di chi li gestisce e della burocrazia. E chi in questo momento chi governa la città dovrebbe lasciare il posto a qualcun altro. È questo il pensiero di Maurizio Zamparini sullo stato dello sport in città, frutto di dodici anni da presidente del Palermo durante i quali si è fatto avanti per realizzare il nuovo stadio e una cittadella. Progetto che non riesce a decollare. Un incendio doloso ha distrutto quasi interamente il parquet del palazzetto di Fondo Patti. Una struttura abbandonata a se stessa da anni, in una città dove per una squadra di basket, ad esempio, è difficile trovare un posto in cui giocare.

Che idea si è fatto di quanto accaduto?
«Il gesto di qualche balordo non può non coinvolgere il giudizio su un'intera città. Lì a Palermo vedo tanti edifici abbandonati che sono in balia dei balordi. Per evitare tutto ciò, probabilmente, bastava mettere un custode. La colpa è sicuramente di chi lo gestisce».
È di proprietà del Comune.
«E con tutti i dipendenti comunali non si poteva mandare qualcuno a vigilare? Non c'era nessun lavoratore socialmente utile da piazzare lì a fare qualcosa di socialmente utile?».
L'amministrazione di palazzo delle Aquile è sempre più costretta a tirare la cinghia e la gestione degli impianti sportivi probabilmente non è tra le priorità, rispetto a stipendi e servizi essenziali. Non ha qualcosa da consigliare al sindaco Orlando?
«Di andarsene e lasciare il posto a qualcun altro. Lui, come tutta la vecchia classe politica che oggi ci governa, deve andare a casa. Stanno distruggendo l'economia e in Sicilia lo si sta vivendo anche più drammaticamente che altrove. Quando sono arrivato in questa magnifica terra speravo anche di trovare davanti un presidente della Regione che, con l'autonomia che avete dal '46, riuscisse a fare di tutto per attirare turismo e investimenti, a darsi da fare per la sua gente. E invece nulla, c'è la sordità assoluta».

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