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Il voto a Palermo: Lagalla al 49% e Forza Italia primo partito con un terzo di sezioni

Roberto Lagalla vince le elezioni a Palermo

È Roberto Lagalla il nuovo sindaco di Palermo. L’ex rettore, sostenuto dal centrodestra, raccoglie il testimone di Leoluca Orlando: vince al primo turno con quasi il 50% (e per la vittoria al primo turno basta il 40), anche se lo spoglio delle schede nei 600 seggi è ancora in corso.

Staccato di circa venti punti Franco Miceli, che lamenta l’alto astensionismo (non ha votato il 58 per cento degli elettori), problemi nella certificazione del voto disgiunto che lo avrebbero penalizzato e soprattutto non risparmia critiche ai partiti della coalizione che l’hanno sostenuto, soprattutto al Pd. A sorpresa l’outsider Fabrizio Ferrandelli (Azione e +Europa) intorno al 14%, rimediando i complimenti davanti alle telecamere di Tgs di Gianfranco Miccichè (Forza Italia). Seguono gli altri tre candidati.

Alle 24, con 229 sezioni scrutinate su 600, il risultato dei candidati sindaci è il seguente: Lagalla 49,09%, Miceli 28,59, Ferrandelli 13,89, Barbera 4,08, Donato 3,27, Lomonte 1,07.

Forza Italia con circa il 12% si afferma come primo partito, davanti a Pd (11) e FdI (10,4). Dimezza i voti rispetto alle scorse comunali il M5s, che si attesta sul 7%. Sul filo del rasoio Lega-Prima l’Italia, che oscilla intorno al 5% (5,15 a mezzanotte), la soglia di sbarramento necessaria per entrare in Consiglio comunale. Sembra attestarsi sopra il 5% la Dc Nuova (5,97 a mezzanotte), il partito di Totò Cuffaro. Non dovrebbe entrare nel nuovo consiglio Sinistra civica ecologista che per ora è al 3,8%, il cui leader è l’ex assessore comunale Giusto Catania.

 

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