BAGHERIA. Non c’è pace per i Cinque stelle. Dopo il trambusto di ieri sulle regionarie, arriva oggi il provvedimento di obbligo di firma per il sindaco grillino di Bagheria, Patrizio Cinque. La vicenda riguarda anche 16 funzionari del Comune.
La misura cautelare è stata disposta dal gip di Termini Imerese Michele Guarnotta. Per 14 persone è stato disposto l'obbligo di firma, tra le quali c'è anche il sindaco Cinque. Per due il divieto di dimora nel territorio di Bagheria e per una l'interdizione dai pubblici uffici per 4 mesi.
Nessun assessore comunale risulterebbe tra gli indagati. L'inchiesta è coordinata dal procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio. I reati contestati sono a vario titolo: abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, omissione d'atti d'ufficio e turbativa d'asta.
"E' un attacco ad arte, un attacco ad orologeria si mette dentro di tutto per attaccare un sindaco e un'amministrazione Cinque stelle a meno di due mesi dalle elezioni regionali", commenta il sindaco.
Scene di sconforto, alcuni dipendenti non sono riusciti a trattenere le lacrime, mentre il sindaco Cinque, molto provato riferiscono le persone presenti in municipio, ha cercato di rassicurare gli impiegati più colpiti emotivamente dall'inchiesta della Procura di Termini.
Dopo aver ricevuto la notifica dell'avviso di garanzia, il sindaco si è recato in municipio, dove la notizia dell'indagine è stata accolta con stupore. Patrizio Cinque si è chiuso nel suo ufficio con alcuni impiegati per tentare di calmare quelli più scoraggiati. Tra il personale ha destato scalpore la portata dei provvedimenti della Procura. Oggi si sarebbe dovuto riunire il Consiglio comunale ma la seduta sarebbe saltata per l'assenza dei consiglieri dei 5stelle.
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