PALERMO. Si può perdere anche con dignità e orgoglio ma il Palermo ha deciso di andare in B senza nemmeno queste qualità. Il peggior modo per retrocedere, il peggior modo per offendere una città.
I rosanero vengono umiliati ancora una volta, questa volta a divertirsi è la Lazio che umilia una squadra che non c’è mai stata, undici calciatori che anche oggi sono scesi in campo svogliati e poco determinati, senza idee, senza logica, senza aver capito che questa è ancora serie A.
La Lazio vince 6-2, un risultato netto e che probabilmente poteva essere ancora più pesante se la squadra biancoceleste non si fosse rilassata nella ripresa dopo che il risultato era di 5-0. Tripletta di Keita, doppietta di Immobile e gol di Crecco. Per i rosanero doppietta di Rispoli ma la Lazio aveva già chiuso ampiamente la partita.
Un Palermo deprimente e che continua a collezionare figuracce.
La cronaca: Bortoluzzi mette dentro Lo Faso, schiera la difesa a tre e fa tornare Posavec in porta. Non c’è partita, la Lazio la sblocca subito con Immobile che tutto solo di testa batte in uscita Posavec. Arriva anche il raddoppio sempre di Immobile che imbeccato da Milinkovic batte il portiere rosanero con un preciso diagonale.
Ci pensa poi Keita nel giro di 15 minuti a segnare una tripletta e portare la Lazio sul 5-0: prima segna marcato da quattro del Palermo. Poi su rigore e infine ancora tutto solo davanti a Posavec. Palermo al tappeto.
Nella ripresa la Lazio si rilassa e arrivano i due gol di Rispoli, poi la formazione di Inzaghi sfiora diverse volte il sesto gol che trova nei minuti finali con Crecco.
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