PALERMO. Nel giorno in cui la missione di Biagio Conte taglia il traguardo (parziale) dei 164 mila euro raccolti per acquistare i capannoni dell'ex fonderia Basile, arriva una bomba a molti zeri che esplode sulle speranze di centinaia di poveri. È l' atto di diffida e di messa in mora inviata dalla curatela fallimentare della fonderia, a mezzo raccomandata, alla struttura di via Archirafi.
Si invitala missione «a voler provvedere al pagamento di tutte le somme da voi dovute a titolo di mancato pagamento dei canoni di locazione ammontanti a 164 mila euro e relative all'immobile a voi concesso in via Antonio Ugo 131 e di tutte le somme da voi ancora dovute per la vostra occupazione illegittima dell' immobile predetto e ammontanti a 253.381 euro».
Totale 417.381 euro, che, scrive il curatore avvocato Mario Bonello, dovrà essere corrisposto entro dieci giorni, altrimenti «sarò costretto, mio malgrado, a riferire al giudice delegato del fallimento per tutte le determinazioni che si terranno opportune nell'interesse della massa dei creditori».
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