PALERMO. Dove sorgerà la prima sinagoga di Palermo i nomi delle strade vengono scritti già da tempo in italiano, in ebraico e in arabo. E la toponomastica testimonia nei secoli ciò che violenze e intolleranze non possono cancellare.
A oltre cinquecento anni di distanza dal decreto di espulsione degli ebrei, firmato dai cattolicissimi sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella, la comunità ebraica tornerà ad avere un luogo di studio e di culto.
A darlo in «comodato d’uso gratuito» è l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, che ha individuato nell’oratorio di Santa Maria del Sabato, una piccola chiesa da tempo non più utilizzata per le celebrazioni e depredata dai vandali, il luogo giusto per i “fratelli” ebrei.
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