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La scuola Pecoraro di Palermo alla marcia per la pace e la fraternità da Perugia ad Assisi

La scuola media Antonino Pecoraro di Palermo ha rappresentato la Sicilia al meeting ed alla marcia per la pace di Perugia e Assisi, in Umbria, manifestazione di interesse nazionale. Coinvolte cinque terze classi della scuola  (III A, III D, III F, III G, III I), che hanno messo in scena, durante la manifestazione di avvio della marcia, una breve rappresentazione.

«Energie nuove, positive, creative, capaci di resistere alla violenza e alla guerra dilagante. Giovani immersi nella realtà, ma capaci di sognare e desiderare una vita migliore. Giovani competenti, preparati a lavorare con un futuro in rapido cambiamento. Giovani generativi, impegnati ad affrontare le sfide contemporanee con passione e creatività. Giovani che si prendono cura della loro vita ma anche degli altri e del pianeta»: queste le finalità della manifestazione umbra, che ha il suo clou nella marcia Perugia-Asssi per i diritti umani. «La marcia e il meeting - sottolinea la preside della scuola di piazza Europa, Maria Margherita Francomano, nel documento con cui è stata lanciata l'adesione della scuola - costituiscono un’esperienza unica di cittadinanza attiva, di partecipazione civile e di crescita personale, da inserire nel percorso formativo di ogni studente». Ad accompagnare i ragazzi sono stati chiamati i docenti La Porta, Cavora, Mira, Pagano, Bandiera, Faja, Lascari e Di Fiore.

La marcia è partita stamattina da Perugia con gli alunni a reggere lo striscione della testa del corteo con la scritta «Trasformiamo il futuro». Si tratta di un’edizione speciale della «Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità», dedicata alla formazione e al protagonismo dei giovani. In diecimila, affermano gli organizzatori, si sono messi in cammino sui passi di San Francesco per raggiungere Assisi. Tra gli altri, alla partenza, anche lo stilista Brunello Cucinelli.

Sono 119 le scuole e 71 le università italiane che aderiscono alla rete per la pace e partecipano alla manifestazione. La «marcia dei giovani», come l’ha definita Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore Marcia PerugiAssisi, è tornata per la terza volta da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Durante la manifestazione di avvio della marcia, dove è stata ricordata anche la tragedia in corso in Emilia Romagna con l'alluvione, si sono alternati sul palco vari interventi. L’assessore del Comune di Perugia Gabriele Giottoli ha dato a tutti i presenti il benvenuto nella città di Aldo Capitini, ideatore della marcia. In rappresentanza della Regione Umbria ha parlato il vicepresidente Roberto Morroni, sottolineando che «deve essere sempre vivo uno slancio ideale anche se la pace è il risultato di un processo tra popoli e stati».

Presenti 280 realtà associative, 150 gli enti locali che hanno aderito da tutta Italia , ringraziati per la presenza dalla presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti. Anche monsignor Ivan Maffeis, vescovo di Perugia, ha augurato «buon cammino ai costruttori di pace. C'è urgente bisogno - ha detto - di affermare una comunicazione non ostile, ci vogliono comunicatori disposti a dialogare per bloccare la psicosi bellica. La via delle armi non assicura stabilità e indebolisce la pace».

Dal palco hanno preso la parola, tra gli altri, Enza Pellecchia, coordinatrice della Rete delle Università italiane per la pace, e Ali Sohna, rifugiato, per ricordare pure le vittime in mare. All’arrivo ad Assisi la firma di un «patto educativo» per investire sui giovani.

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