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Cgil, ecco il calendario della memoria: dedicato a chi ha lottato per il cambiamento della Sicilia

Un calendario e un libro per ricordare e tenere vivo e acceso il fuoco della lotta per il cambiamento della Sicilia. Questa l’iniziativa, una vera e propria novità, che è stata presentata alla Camera del lavoro in piazza Giovanni Meli dal segretario generale della Cgil Mario Ridulfo.

«È un lavoro collettivo che completa il percorso di ricostruzione della memoria e dell’impegno collettivo di uomini e donne che sembravano i vinti della storia e che invece, in questo lavoro, diventano i veri vincitori - ha spiegato Ridulfo -. Questo lavoro, inserito in questo calendario, diventa un impegno quotidiano, che ogni giorno ricostruisce il filo della memoria e dell’impegno che per un sindacalista è un impegno totalizzante. In questo senso, il congresso diventa un momento per riconfermare questo lavoro profondo e l’impegno quotidiano per il cambiamento di questa terra».

Il calendario della memoria e dell’impegno (clicca qui per guardarlo), che in copertina riporta un’immagine firmata dal pittore Gaetano Porcasi e la poesia “Ricordati di ricordare” di Umberto Santino, è stato elaborato dalla Cgil assieme al suo dipartimento Legalità e memoria e conclude un lungo percorso sul recupero della storia del movimento sindacale, e delle vittime della battaglia per i diritti, svolto in questi anni: al suo interno, infatti, ad ogni data è associato un momento o un personaggio che hanno fatto la storia.

Ci sono Giovanni Orcel, Pio La Torre, Emanuele Macaluso, Placido Rizzotto, Peppino Impastato. E ancora, Nicolò Alongi, Andrea Raia - il primo delitto mafioso del secondo dopo guerra -, Accursio Miraglia, Pietro Macchiarella. C’è il 27 giugno del 1992, quando per la prima volta nella storia del Paese, ad un mese dalla strage del giudice Giovanni Falcone e prima dello scadere dei 57 giorni che condussero all’attento in via D’Amelio che colpì il giudice Paolo Borsellino, le organizzazioni sindacali organizzarono una manifestazione unitaria contro la mafia a Palermo sotto lo slogan «Italia parte civile». Cento mila le persone che sfilarono quel giorno nel capoluogo siciliano.

Tutto dettagliatamente descritto e approfondito nel libro La strage più lunga di Dino Paternostro, che in copertina ritrova un’altra immagine del Porcasi, L’epopea dei sindacalisti: attraverso un Qr code posto sulla copertina del calendario, chiunque ne sia interessato può accedere alle pagine dell’opera, al cui interno «ci sono delle schede che approfondiscono  i caduti del movimento sindacale nella lotta contro la mafia - spiega Dino Paternostro -. Il libro e il calendario sono strettamente legati: rappresentano questo impegno sviluppato in questi anni per far si che i militanti delle organizzazioni sindacali possano avere una memori storica delle lotte e dell’impegno del passato, fondamentali per costruire un futuro. Qui, c’è la forza per continuare nella lotta per i diritti, per la democrazia, per il lavoro e la libertà, che arrivano proprio dall’impegno di questi uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per costruire il nostro Paese».

Nel video Mario Ridulfo, segretario Cgil Palermo, e Dino Paternostro, autore del libro.

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