Ha quasi 100 anni, due figli, quattro nipoti e ancora la voglia di imparare di un ventenne: è Giuseppe Paternò che alcuni giorni fa si è laureato in Studi filosofici e storici all'Università di Palermo. Dopo la triennale ha completato anche la magistrale con tutti 30 e lode. Dopo aver discusso una tesi su Locke/ Kierkegaard/ Haaideger e loro visioni sul Cristianesimo, ha ottenuto 110 e lode.
"Ora mi fermo, sono stanco perchè in questi ultimi due anni ho dovuto approfondire le materie. Mi sarebbe piaciuto iscrivermi alla Scuola di Geologia, ma non ce la faccio. Ho anche scritto un libro di carattere religioso su Papa Gregorio Magno, di cui rintraccio le origini siciliane per parte di madre. Comincio a studiare alle 9, mi fermo alle 13, pranzo, alle 16 sono di nuovo sui libri, alle 20 ceno e poi dalle 21 studio fino a mezzanotte. Le ore più propizie per studiare sono di sera, dopo la cena quando c'è silenzio", dichiara Paternò.
Il segreto? "La memoria. Quando lavoravo riuscivo a ricordare ciò che era avvenuto in ufficio 10 anni prima, ad esempio una pratica che avevamo affrontato tantissimo tempo". "La regola della mia vita? Tutto ma con saggezza e giudizio, senza negare nulla nella vita".
Infine, mens sana in corpore sano: "Il latte per me è stato l'alimento primario della mia vita", dice contento Giuseppe Paternò.
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