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Simulazione di un processo in classe, la sfida degli studenti di Palermo e Messina

Chiara ha sempre avuto un debole per le persone che non riuscivano a difendersi da sole e, sin da piccola, se vedeva qualcuno un po' emarginato rispetto al gruppo tendeva ad aiutarlo e difenderlo. Ferdinando invece è più appassionato alle materie scientifiche, si sta già preparando a contro-argomentare utilizzando la logica.

Dopo due anni di pandemia e lezioni a singhiozzo tra la scrivania di casa e i banchi di scuola, i ragazzi della 3E del Liceo classico Garibaldi di Palermo non vedono l'ora di tornare a mettersi in gioco. Insieme all'Istituto Maurolico di Messina parteciperanno al torneo "Dire e Contraddire" organizzato in collaborazione con il consiglio dell'ordine degli avvocati di Palermo e con il consiglio Nazionale Forense.

"La nostra scuola collabora già da 7 anni con il consiglio dell'Ordine degli avvocati - spiega la professoressa Marina Di Giorgi, responsabile del progetto - prima della pandemia andavamo spesso in tribunale, abbiamo anche partecipato alla simulazione di un processo. Con grande sforzo e sacrificio, abbiamo continuato anche lo scorso anno, sulle tematiche dell'educazione digitale. Riprendiamo adesso con una fase più aperta sul piano relazionale".

Prima della disputa, i ragazzi parteciperanno a diversi incontri con gli insegnanti e gli avvocati per apprendere gli strumenti e i segreti del mestiere in modo da condurre al meglio il dibattito. Un'occasione per vivere da vicino il mondo del diritto e riflettere sull'arte della retorica e del parlare. “Si tratta di un percorso trasversale – spiega la docente di italiano, latino e greco – che fa bene non solo a chi è orientato alle professioni giuridiche ma per qualunque percorso perché l'arte del comunicare, il public speaking è fondamentale oggi. È importante imparare a distinguere i corretti messaggi di comunicazione all'interno di un mondo bombardato da fake news”.

L'Unione Europea è il tema estratto per il dibattito. Agli studenti palermitani toccherà la parte più complessa: dovranno controargomentare le tesi degli studenti messinesi prendendo la parte degli anti-europeisti. "Io personalmente sono pro Unione Europea – spiega Ferdinando Mazzarella di 3E - dover dire cose in cui non si crede che invece si pensa siano false sarà molto complicato. Stiamo cercando di lavorare su un confronto aperto senza finire in uno scontro, cercando di usare la logica il più possibile".

Una boccata d'ossigeno, conclude la docente Marina di Giorgi: “La scuola oggi ha bisogno, tornata in presenza, di esperienze di questo tipo che saldino lo studio in classe, di autori di retorica greca con l'arte dell'argomentazione oggi; in un periodo in cui si dialoga poco, si ascolta poco e si litiga molto”.

Nel video le interviste a: Marina Di Giorgi, docente di italiano, latino e greco, responsabile del progetto; Chiara Tomasino; Ferdinando Mazzarella; Giulia Vancheri e Flavio Scorsone.

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