Salvatore Cannatella ha 29 anni ed è un artista di strada palermitano. Dopo aver girato il mondo per dieci anni da pizzaiolo, nel 2019 è tornato nella sua città e si è messo a costruire una batteria in polivinilcloruro. «Ho cercato di racimolare dei tubi per strada, - ma invano, ammette: - in realtà li ho comprati tutti, non è semplice trovarli».
Dopo due mesi di lavoro, è sceso in strada e ha iniziato a suonare, attirando la curiosità di turisti e passanti. «Lo strumento colpisce gli occhi della gente – spiega – la musica la creo al momento, ad orecchio. È uno strumento che ti permette di suonare a tuo piacimento, in base al momento».
«L'ho costruito perché amo molto la musica – racconta Cannatella - da ragazzino suonavo le percussioni». Con i ritmi da pizzaiolo itinerante, Salvatore aveva abbandonato questa sua passione. Tornato a Palermo, tra la noia casalinga e un video beccato su youtube, la decisione di rispolverarla. «Abitavo in una casa da solo – racconta –. Un giorno ho visto in un video una batteria in pvc e ho deciso di costruirmela anch'io». Per suonarla basta battere un oggetto sui tubi. Salvatore usa una ciabatta. «L'aria che viene fuori dal tubo provoca un suono – spiega l'artista di strada - e in base alla forma del tubo esce un suono diverso. Io ho scelto la mia musica».
Quando vuole prendersi del tempo per sé, da dedicare alla musica, Salvatore scende in via Ruggero Settimo tra il Politeama e il teatro Massimo. Con una ciabatta e qualche tubo, dà vita ad un suono particolare, molto minimal e ambient, che ricorda la musica elettronica. Un qualunque artista di strada userebbe il suo strumento e le sue capacità artistiche per girare il mondo. A Salvatore, che il mondo l'ha girato già, basterebbe suonare in un locale della sua Palermo.
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