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Alla Cala di Palermo fa tappa Wow: il catamarano accessibile anche in sedia a rotelle

Tra le barche ormeggiate alla Cala di Palermo, fino a domenica, c'è un catamarano speciale accessibile e conducibile anche da chi per muoversi si sposta in carrozzina. Si chiama lo “Wow-Spirito di Stella” e porta nel nome il cognome di Andrea Stella, un imprenditore vicentino amante della nautica, sopravvissuto nel 2000 ad una sparatoria, che lo ha però costretto alla sedia a rotelle. Andrea e il suo team sono arrivati in città in occasione del campionato Mondiale 2021 della Classe Paralimpica Hansa di vela in corso a Palermo fino al 9 ottobre.

“Capita di essere felici senza saperlo. Buon vento a quanti capiranno di esserlo navigando con lo Spirito di Stella!”. Ad accogliere i visitatori, una targhetta dorata con incise le parole di Uberto, un amico di Andrea che ha creduto nel progetto e adesso non c'è più.

All'ingresso una pedana elettroidraulica permette di passare dalla zona esterna a quella interna. “Tutti gli spazi - spiega Andrea Stella - sono di almeno 85 centimetri per consentire a tutti i tipi di sedia a rotelle di poter passare. È stata una progettazione di massima e poi giorno per giorno”.

Quattro cabine interne, di cui due dotate di pedana-ascensore, e un seggiolino esterno che consente di recarsi dalla poppa alla prua. C'è anche uno standing. “Non riesco a stare in piedi – racconta Andrea – e questo strumento mi permette di farlo e di condurre l'imbarcazione dell'alto nelle fasi di ormeggio e disormeggio”.

Tante le iniziative condotte da WoW – acronimo di wheels on waves – con l'obiettivo di fare di un catamarano una metafora. “La barca rappresenta per noi un paradosso – afferma - utilizziamo questo mezzo per dire che se in sedia a rotelle puoi fare una cosa eccezionale come attraversare l'oceano, dovresti poter attraversare la tua città in maniera semplice e agevole, andare alle poste, al bar”.

Tre traversate oceaniche coinvolgendo più di cento persone in tutto il mondo e nel 2005 il matrimonio con Maria,  sempre a bordo del catamarano. “Siamo partiti dagli Stati Uniti che eravamo fidanzati e siamo arrivati in Portogallo sposati – racconta - ci siamo sposati a bordo, è stata una sorpresa per tutti anche per il nostro equipaggio”.

Nel 2017 la consegna della convenzione ONU dei diritti della persona con disabilità, da New York fino a Roma, al Papa. “La convenzione dice che la disabilità non è insita nella persona ma nella società – sottolinea Andrea - Se io trovo una rampa invece di tre scalini la mia disabilità scompare, se io invece trovo una barriera la mia disabilità emerge. Tutti possiamo fare qualcosa: con il nostro comportamento, rispettando un parcheggio per disabili, e con il nostro lavoro; un architetto, ad esempio, progettando una rampa al posto di tre gradini”.

Infine un grande progetto per il 2022: il giro del mondo in barca a vela. “Abbiamo un grande sogno – conclude Andrea –, fare il giro del mondo coinvolgendo velisti internazionali disabili e non dei cinque continenti. Partirà da Trieste passando ovviamente per Palermo. Se puoi fare delle imprese così importanti in una barca a vela, devi poter vivere una vita il più normale possibile tutti i giorni, priva di barriere e ostacoli”.

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