Si chiama Giuseppe Licata il giovane palermitano che sta facendo strada nel mercato videoludico made in Italy. Classe ‘90, Giuseppe lavora a tempo pieno come UX designer per un’azienda del capoluogo siciliano.
Si è occupato per più di 10 anni di advertising, sviluppando siti web, app, loghi, contenuti per i social media e video animati. Ma ha un sogno nel cassetto, che è quello di approdare al settore dei videogiochi. Un sogno che sembra essere a un passo dal realizzarsi. Da ragazzo, infatti, Giuseppe ha rincorso la sua ambizione con tenacia, volando fino a Londra, Los Angeles e Sydney per studiare effetti speciali per videogiochi.
E nel tempo libero, tra un impiego e l’altro, ha lavorato senza sosta al suo progetto. Modellazione 3D, rigging, animazione, programmazione in C sharp: ha fatto tutto da sé, e oggi ne raccoglie i frutti.
È finalmente pronto “Swoon!”, il suo primo gioco 3D platformer, che uscirà il 22 luglio 2022 su Steam e su Nintendo Switch e PS4. Il percorso per arrivare al prodotto finito, però, non è stato privo di ostacoli.
“In questi dieci anni ho cercato di fare carriera nel settore dei videogiochi e ho dovuto affrontare numerose difficoltà – racconta Giuseppe - Moltissime aziende di videogiochi scartano i candidati che non hanno esperienza lavorativa in quel campo, costringendoli a cercare altri lavori. Mandare centinaia di curriculum e aggiornare il proprio portfolio non basta. Per questo motivo sono nate moltissime Indie Companies negli ultimi anni. Aziende piccole, gruppi di 4-8 persone, che creano video giochi e li pubblicano attraverso dei publisher. Gli Indie games sono molto ricercati, perché spesso le grosse aziende si concentrano di più sulla monetizzazione attraverso acquisti in app, micro transazioni ed espansioni a pagamento, che nell'esperienza vera e propria del gioco e nel gameplay. Questo viene percepito dagli utenti, che stanno cominciando a preferire il genere Indie”.
Ma per “Swoon!” Giuseppe ha deciso di non affidarsi alle Indie Companies, preferendo andare da solo. “Credo che il sistema di produzione di videogiochi in larga scala abbia perso il fascino che aveva una volta – racconta - Se il mio sogno quando ero piccolo era di entrare a far parte di una grossa azienda di videogiochi giapponese, adesso è quello di creare qualcosa di esclusivo. È anche difficile trovare persone motivate, talentuose e disposte a rischiare, investendo tempo e denaro in qualcosa di incerto, come la riuscita della produzione di un videogioco e l'autopubblicazione”.
Intanto il gioco è pronto e, pensato per tutte le età, uscirà in inglese con la prima release per poi essere tradotto per region. Protagonisti di “Swoon!” sono un gruppo di alieni che si schiantano sulla Terra con la propria navicella spaziale. La missione è quella di raccogliere le parti meccaniche del velivolo disperse, e salvare i componenti della crew. Il tutto attraverso 30 livelli con ambientazioni diverse, che ricordano la natura incontaminata australiana, dove l’autore ha vissuto, per 5 territori differenti ognuno con il proprio boss da sconfiggere.
Il personaggio principale di “Swoon!” è un alieno dall’insolito aspetto. Giuseppe Licata, per realizzarlo, si è ispirato a un Axolotl o “walking fish”. Un anfibio che lo sviluppatore ha antropomorfizzato: braccia e gambe, torso umano ricoperto di squame azzurrine e una testa con delle grosse antenne. Proprio lui è coinvolto in delle vicende che spesso danno filo da torcere ai gamers.
“Trovo che alcuni giochi come Crash Bandicoot possano diventare stressanti per alcuni gamers - dice Giuseppe Licata - Non voglio che i giocatori di Swoon! si stanchino facilmente, ma che vadano avanti con i livelli. Anche il posizionamento dei checkpoint è studiato in modo da non far gettare la spugna troppo facilmente. Oltretutto, vi è un sistema di salvataggio automatico. Quindi il progresso ottenuto sui collezionabili non va perso e le vite non hanno un ruolo fondamentale sul progresso del gioco. Per me è necessario trovare il giusto equilibrio tra difficoltà e divertimento”.
“Swoon!” sta inoltre in equilibrio tra genere classico e gioco innovativo. È un platformer come lo sono stati i più famosi titoli del passato, ma introduce alcuni elementi che si ritrovano invece nei videogiochi recenti. “Volevo creare un videogioco diverso da quelli che si vedono continuamente - dice Giuseppe - Ho voluto approfondire alcuni aspetti che solitamente vengono erroneamente trascurati. Tra questi vi è il level design che nel genere platformer ha molteplici ruoli sia artistici che tecnici. Poi c’è il 3D, perché Swoon! non è il classico platformer a scorrimento laterale. Si avvale di tutti e tre gli assi, vantando una grafica sorprendente: per fare un esempio, i nemici possono attaccarti dai lati e attraversare lo schermo nella direzione opposta.
È un mix tra retrò e moderno, offre abilità da sbloccare e level design non convenzionale.
È un gioco esplorativo, divertente e che si presta a diversi stili di gioco tra cui lo speedrun, sfruttando physics, effetti particellari ed è pensato per avere un’esperienza di gioco unica”.
Il progetto è autopubblicato e autofinanziato dall’autore. “Vorrei che il messaggio arrivasse a coloro che come me hanno difficoltà ad entrare in questo settore di nicchia – dice Giuseppe - non è facile, ma sono sicuro che con la determinazione e con la creatività si può ottenere ciò che si vuole”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia