Il colpo di scena - al concerto di Arisa alla Tonnara Florio di Palermo - arriva al momento del bis. Il pubblico chiede a gran voce La notte, il suo pezzo più famoso, e lei fa un grande regalo a una ragazza di Palermo. Racconta di avere ricevuto un messaggio su Instagram, «Cara Arisa, io domenica sarò alla Tonnara al tuo concerto, sono incinta e vorrei fare un regalo a mio marito, cantare La notte con te». Così, Arisa la chiama sul palco, «Vieni Marta, vieni», e lei, Marta Procida, 31 anni, sorella dell’attrice Roberta Procida (Moschettieri del re. La penultima missione) e con una grande passione per il canto, non se lo fa dire due volte. Cantare assieme ad Arisa non si può, ma Marta sa farlo benissimo da sola. Arisa e la conduttrice Nadia La Malfa le lasciano la scena, lei impugna il microfono e, accompagnata dal pianista Gioni Barbera, parte subito bene. Immediati, scattano gli applausi del pubblico, incredulo. Poi una piccola incertezza sul testo - che Arisa risolve con la sua consueta dolcezza, invitandola a guardare il gobbo - e La notte scorre liscia sino al Continuerà finale che potrebbe anche essere un augurio per Marta, già mamma di una bella bambina e ora in attesa del secondo figlio.
Marta Procida ha partecipato ai provini di Amici e Xfactor e ha studiato canto con Chiara Minaldi. Da bambina amava il ballo. «Già a 4 anni - racconta - facevo danza classica nella scuola di Cinzia Cona, poi ho abbracciato la danza contemporanea e moderna e in seguito l’hip hop, vincendo anche dei premi. A 15 anni ho cominciato a partecipare ai concorsi di bellezza, conquistando qualche fascia». Ma il tempo passa e l’adolescente Marta sceglie altre strade. «I miei genitori - continua - speravano che diventassi una ballerina professionista. Papà e mamma hanno entrambi una bella voce, così come mia nonna, che oggi non c’è più. La nostra famiglia ama l'arte. Così, ho cominciato anche a cantare. Guardavo musical sia in tv che nei teatri e pochi anni fa ho partecipato al Golden al musical Falcone Borsellino, interpretando il ruolo di Lucia Borsellino. Una grande emozione ed anche un grande successo. Pian piano, ho capito che dovevo prendere lezioni di canto, oltre ad andare alle serate di karaoke con gli amici». Così, per due anni ha studiato con Chiara Minaldi, cantautrice agrigentina d’origine e palermitana di adozione dalla sublime voce jazz. «Ma per una storia d amore un po’ travagliata e complessa - svela Marta con Sincerità, quasi avesse nelle orecchie le parole del primo successo della sua adorata Arisa - ho abbandonato le lezioni e il mio impegno. I miei genitori erano delusi dal fatto che non riuscissi mai a finire ciò che iniziavo». Poi l’arrivo della persona che Marta aspettava, l’uomo che ti fa capire che L’amore è un’altra cosa, sempre per citare Arisa. «Alessio Labisi, oggi mio marito, ha stravolto la mia vita, dando luce alle mie giornate e facendomi riacquistare la fiducia in me stessa, anche se su questo aspetto sto ancora lavorando».
Nel 2018 Marta Procida mette al mondo una bella bambina e scrive una canzone, L’amore è un miracolo (potrebbe essere un buon titolo per Arisa, intanto c’è già chi a sua volta l’anno scorso ha intitolato così un proprio pezzo e poi l’intero album, ed è un altro talento di casa nostra, Alessandra Salerno). «Da quella canzone è nato un nuovo progetto - riprende Marta - a cui sto lavorando in punta di piedi, per dimostrare a me stessa che in realtà la passione è sempre viva e non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni. Adesso scrivo i testi delle mie canzoni, da autodidatta. Il sogno è incidere un album di soli inediti. Per L’amore è un miracolo ringrazio Ultrasuoni per gli arrangiamenti e Filippo Susinno per il video. L’ho scritto di notte: mentre tutti dormivano, io descrivevo il mio stato d’animo nell’essere diventata mamma». E presto lo diventerà per la seconda volta. «Avrei voluto dire altre mille cose sul palco della Tonnara Florio, ma l’emozione mi ha devastato. Per esempio, avrei voluto ringraziare mio marito per questa serata fantastica. Arisa è una grande fonte d'ispirazione per me, mi emoziona quando canta. E poi è vera, gentile, affettuosa...». È un fiume in piena Marta. Anzi, un mare in piena, che alla Tonnara - mai luogo fu più azzeccato - ha commosso e travolto tutti. Una miscela di emozioni... in cerca dei suoi perché.
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