Un'occasione per dire no alle violenze, al bullismo, agli insulti, alle minacce, nei confronti della comunità LGBT di tutto il mondo.
Si è svolta ieri a Palermo, in Piazza Castelnuovo, una manifestazione in occasione della Giornata Internazionale contro l'omofobia, per sensibilizzare ancora una volta al rispetto dei diritti e della dignità di ogni essere umano, a prescindere dalla propria sessualità. Anche nel capoluogo siciliano, è stata organizzata una veglia ecumenica di preghiera per il superamento dell’omofobia e della transfobia. Migliaia di uomini, donne e famiglie, hanno marciato in corteo fino alla parrocchia di Santa Lucia al Borgo Vecchio.
Il 17 maggio 2004, appena 14 anni fa, l’Organizzazione mondiale della Sanità cancellava l’omosessualità dalla lista internazionale delle malattie. Una ricorrenza che va tenuta a mente, anche perché gli episodi di omofobia non sono per nulla scomparsi, anzi sono in aumento.
«Momenti di sensibilizzazione come questo sono importanti perché ancora oggi muoiono tante persone» ha dichiarato al Giornale di Sicilia Rosalba Alù della comunità di San Saverio, organizzatrice tra gli altri dell’evento.
Presente alla manifestazione anche il consigliere comunale Giulio Cusumano, finito al centro dell’inchiesta Montante e ricattato per via della sua omosessualità: «Ho sempre lavorato in silenzio – ha detto - non serve portare le bandiere. Bisogna rivolgersi alla propria famiglia. Io sono stato fortunato. La mia famiglia mi ha compreso, mi è stata vicina e con quella forza sono riuscito ad affrontare qualsiasi tipo di sfida. Non sopporto che ancora oggi qualcuno leghi l’omosessualità ai classici stereotipi fatti di droga e festini - ha continuato -.Per combattere l’omofobia la politica deve parlare ai giovani, fare attenzione e ascoltare le denunce. Non c’è ancora una legge sull’omofobia - ha concluso Cusumano - spero che il nuovo Governo dia un impulso ad una legge che è rimasta al palo”.
A Palermo, intanto, si procederà alla trascrizione degli atti di nascita o alla modifica degli atti già trascritti per i bambini con genitori dello stesso sesso all'ufficio anagrafe. «Occorre garantire tutti i diritti per tutti: è stato sempre questo lo spirito che ha animato l’azione dell’amministrazione comunale - ha dichiarato Leoluca Orlando, presente al corteo -. Uno spirito che sempre più per altro trova conferma giuridica e che non può che trovare applicazione concreta e quotidiana nell’attività amministrativa».
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