«Il ricordo di Rosario Livatino è un messaggio positivo per i nostri studenti perché al di là dell’impegno da magistrato, un fortissimo impegno etico ha contraddistinto la sua breve vita. Intitolare un’aula vuole essere un ricordo che diventa azione, prassi di vita giornaliera». Lo ha detto il rettore dell'Università di Palermo Massimo Midiri durante la cerimonia di intitolazione dell’aula 7 del Dipartimento di Scienze politiche e delle Relazioni internazionali dell’ateneo al magistrato ucciso il 21 settembre 1990 per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina sulla SS 640 Caltanissetta-Agrigento mentre si recava, senza scorta, in tribunale.
A far visitare l’aula è stato Costantino Visconti, direttore del dipartimento Dems. «Livatino è un esempio, un modello da seguire – ha detto -. Ha studiato molto, è stato un bravo magistrato e questo è l’esempio che vogliamo lasciare ai nostri ragazzi». Durante la cerimonia è stato firmato un protocollo tra Comune e Università che porta alla cessione dell’immobile di via Maqueda nel quale si trova l’aula all’Università di Palermo. La vicenda sulla proprietà era irrisolta dal 2016. «Oggi si rafforza anche un’alleanza tra Comune e Università – commenta il sindaco Roberto Lagalla -. Occorreva una formale regolarizzazione perché non possiamo immaginare che proprio in questo luogo si vada avanti non sapendo di chi è il titolo di proprietà e chi debba fare cosa».
Presente anche Piergiorgio Morosini, alla sua prima uscita da presidente del tribunale di Palermo. «Porto un saluto agli studenti, ai più giovani perché la dedica di quest’aula a Rosario Livatino porta con sé messaggi molto forti e attuali sull’impegno civile e su qualità umane di un giovane delle istituzioni che ha fatto il suo dovere fino in fondo. Nei luoghi dove più è complicata l’affermazione della legalità – continua Morosini - in prima fila troviamo i cosiddetti “giudici ragazzini”. Da Santa Maria Capua Vetere a Barcellona Pozzo di Gotto e a Palmi troviamo giovani magistrati che non sono sotto i riflettori e non sono conosciuti dal grande pubblico, tuttavia sono quotidianamente esposti. Si muovono senza scorta pur occupandosi di crimine organizzato e corruzione, spesso corpo a corpo con i criminale proprio come Rosario Livatino. Questi giovani uomini delle istituzioni vanno sostenuti».
Nel video Massimo Midiri, rettore Unipa – Costantino Visconti, direttore del dipartimento Dems – Roberto Lagalla, sindaco di Palermo- Piergiorgio Morosini, presidente del tribunale di Palermo.
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