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Calenda in visita a Palermo: "Con Renzi va delineato un percorso"

Carlo Calenda, leader di Azione, è tornato a Palermo per un incontro con elettori e la stampa che si è tenuto al Kalhesa.

«Sulla situazione a Catania dobbiamo ancora decidere la linea - ha detto - . Domani avrò un incontro con Giuseppe Castiglione per sciogliere i dubbi. La Schlein? non so cosa proponga. Dopo il naufragio del terzo polo, l’unica certezza all’interno di Azione sembra essere la distanza siderale dal Pd».

Poi parla della querelle con Renzi: «Mi fa piacere che non abbia intenzione di rompere i gruppi parlamentari anche dopo l'arrivo di Enrico Borghi, che ha lasciato il Pd - ha sottolineato il senatore -. Il problema adesso è quello di delineare un percorso. Si lavora sulle proposte concrete ma per il resto ognuno andrà per la sua strada». E a proposito del Pd, il leader di Azione ha sottolineato il vuoto nei programmi della compagine Dem: «Non propone nulla su energia, salario minimo, le liste d’attesa nella sanità. Si è rifugiato in una posizione ideologica, che urla ai fascisti al Governo. Non va bene. Non si può parlare solo di questo. Bisogna lavorare in modo serio obiettivo e strutturato. Siamo l’unico Paese che parla ancora di queste cose. Certo - prosegue - La Russa ci mette il suo, ma la lettera di Meloni di ieri è importante, il senso è abbastanza chiaro».

E sui proclami forzisti, avveratisi, sull’implosione del terzo polo: «L’area moderata di Forza Italia ha abdicato al ruolo pragmatico, che fa accadere le cose. La nostra proposta non è rivolta ai moderati, ma a chi vuole fare funzionare il Paese. I temi sono i soldi del pnrr e le liste di attesa nella sanità».

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