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Palermo, la biblioteca del dipartimento di Scienze Politiche intitolata a David Sassoli

Da oggi la biblioteca del dipartimento di scienze politiche dell'università degli studi di Palermo, al civico 324 di via Maqueda, porterà il nome di David Sassoli. Stamane la cerimonia di intitolazione alla presenza delle autorità nel ricordo del giornalista e politico italiano scomparso lo scorso 11 gennaio.

“David Sassoli è stato un europeista convinto – ha sottolineato il rettore dell'ateneo, Massimo Midiri - ha sempre portato avanti l'idea di un'Europa solidale e accogliente. Intitolare un'aula dove si studia, ma anche dove si incontrano i nostri studenti, provenienti da diverse parti d'Europa e del mondo, è il simbolo di quell’armonica mescolanza tra culture differenti che Sassoli ha sempre promosso ed esprime perfettamente l’idea del cosmopolitismo e della diffusione della conoscenza come antidoti alla guerra e ad ogni forma di razzismo”.

Dal direttore del dipartimento, Costantino Visconti, un deciso messaggio di pace: “La pace non è negoziabile. La vogliamo adesso. La nostra comunità di docenti e studenti ha deciso di affidarsi a David Sassoli come compagno di viaggio. Proprio mentre infuria la guerra in Ucraina, la Comunità universitaria si sente chiamata al dovere della speranza, con lo sguardo rivolto in particolare alle nostre studentesse e ai nostri studenti provenienti dall'Ucraina che sanno di poter contare sul sostegno solidale di tutti, anche dalle studentesse e dagli studenti provenienti dalla Russia: studiavano insieme prima, continueranno a farlo ora e domani ”.

Presenti, oltre al rettore e al direttore di Dipartimento, anche la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, il vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“David era anche un fierissimo oppositore di tutti i regimi – ha affermato la vicepresidente del Parlamento Europeo ai microfoni di Gds.it - un uomo che è sempre stato coraggiosamente dalla parte della democrazia”. E a chi le chiede il suo parere sugli interventi dell'Europa rispetto alla guerra in Ucraina risponde: “L'Europa sta reagendo con grande coraggio. L'invasione a cui abbiamo assistito ormai da una settimana è un attacco non solo a uno stato sovrano, ai cittadini ucraini, ma è un attacco a tutte le democrazie liberali ed è per questo che l'Europa sta reagendo con una voce forte e autorevole. Ci sono state delle sanzioni molto dure nei confronti della Russia e non escludo nei prossimi giorni possano essercene altre”.

Il rischio è che a pagare le conseguenze di queste sanzioni siano i cittadini europei? “Capiremo come non fare pesare le sanzioni sui cittadini – risponde Picierno - ma se pensiamo ai nostri partigiani che hanno pagato con la vita per difendere la nostra democrazia e libertà mi sembra tutto sommato un piccolo prezzo sopportabile”. Intanto per chi appartiene ad una fascia di reddito basso, con l'aumento del costo dell'energia e dei carburanti, riuscire a pagare la bolletta a fine mese diventa sempre più difficile.

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