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Zfm in Sicilia, 133 sindaci davanti all'Ars: "Chiediamo di uscire dalla marginalità"

Più di cento sindaci che fanno parte dell'associazione Zone Franche Montane Sicilia si sono ritrovati anche questa mattina a Palazzo dei Normanni, a Palermo, dopo la manifestazione dello scorso 6 maggio a piazza Montecitorio, a Roma per presentare una proposta di Ordine del giorno urgente, per salvare le terre alte di Sicilia. La richiesta alla politica regionale è di agevolare il percorso che possa rendere definitiva l'attuazione della norma che prevede una fiscalità di sviluppo nelle Terre alte di Sicilia, che sono a rischio spopolamento.

Si tratta dei comuni al di sopra dei 500 metri sul livello del mare e con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Nell'Ordine del giorno, proposto da cento amministratori e dal comitato delle Zone Franche Montane ai capigruppo dell'Assemblea regionale e sottoscritto da tutti, si chiede al Governo Musumeci, di porre in essere tutte le interlocuzioni istituzionali opportune, affinché la commissione paritetica adotti provvedimenti idonei a trovare adeguata copertura finanziaria a sostegno delle disposizioni concernenti l'istituzione delle zone franche montane, destinando, in via prioritaria a quest'ultima le risorse provenienti dal gettito dell'iva all'importazione.

La delegazione dei sindaci delle "Terre alte" di Sicilia, di tutte le nove province, e del comitato per le Zone Franche Montane Sicilia è stata ricevuta dal presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè e dalla vice presidente Angela Foti. "Abbiamo avuto rassicurazioni da parte del presidente Miccichè - afferma Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale dell'Associazione -, che l'assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano sta già provvedendo a perimetrare l'area per definire i territori delle Zone Franche Montane (ZFM), indicati all'articolo 1 della Legge obiettivo del 17 dicembre 2019. Continuiamo ad avere fiducia nelle istituzioni parlamentari ma i nostri operatori economici e i resilienti delle Terre alte di Sicilia non possono più aspettare".

“La loro battaglia è la nostra battaglia, siamo a fianco dei sindaci dell'Associazione Zone Franche Montane Sicilia. Territori splendidi con un grande potenziale turistico, culturale e imprenditoriale, culla della identità siciliana, che risentono della carenza di collegamenti ed infrastrutture e per questo richiedono lo sblocco della legge che Roma si attarda ad approvare”, lo afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia.

“Oggi – prosegue Foti - ho ricevuto a Palazzo dei Normanni, in qualità di vicepresidente dell’Assemblea, una delegazione dei 133 sindaci che nei giorni scorsi si sono recati a Roma per incontrare la ministra per il Sud, Mara Carfagna e la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini. Ora è tempo di indicare precisamente i territori da dichiarare Zona Franca Montana e di vincolare le somme per questo scopo e la proposta è che siano a valere sull'Iva all'importazione, che spetta alla Sicilia e che lo Stato trattiene da sempre. Uno scandalo al quale qualcuno si è assuefatto. C’è bisogno dell’impegno comune di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli comuni al governo nazionale. In questo contesto l’Ars ha approvato un ordine del giorno per impegnare il governo regionale in questa battaglia sulle Zone franche montane”.

Video di Marco Gullà

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