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Palermo, la protesta di 94 dipendenti Reset in attesa delle assunzioni da parte della Rap

Tornano in strada i 94 lavoratori della Reset, ormai coinvolti in una vera e propria odissea, in attesa da più di due anni delle assunzioni da parte della Rap. Un ritardo incomprensibile, e ingiustificabile, a detta degli operatori, perché è proprio il consiglio di amministrazione a rallentare l’acquisizione delle nuove unità, pur consapevole che la Rap è in carenza di organico, e ignorando il benestare della giunta comunale.

“La nostra città ha un bisogno estremo di operatori ecologici da destinare allo spazzamento”, dice Paolo Di Gaetano, segreteria regionale USB, “la Rap ha una carenza di personale di almeno 400 unità, i lavoratori della Reset sono già qualificati, non avrebbero bisogno di alcun tirocinio e potrebbero operare nell’immediato. Nonostante questo, il consiglio di amministrazione non si decide a procedere con le assunzioni. Nel frattempo gli operatori potrebbero dare un grosso aiuto per risolvere il problema dei rifiuti nella nostra città. Un’incredibile odissea che può accadere soltanto a Palermo”, conclude.

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