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Trizzino: "Più casi di coronavirus in Sicilia? Turismo incontrollato. M5s, fidiamoci degli alleati"

Il Deputato nazionale M5s Giorgio Trizzino, medico ed ex direttore sanitario dell’Ospedale Giovanni Di Cristina di Palermo, esprime il proprio parere e traccia delle previsioni in merito alla diffusione del coronavirus, illustra le novità relative alle cure palliative, di cui è stato pioniere in Italia e in Sicilia, e si pronuncia sulle prossime elezioni regionali.

I casi di coronavirus che si verificheranno, a detta del deputato a macchia di leopardo, “saranno favoriti dalla mancanza di rispetto delle regole da parte di chi dovrebbe osservarle. Nella nostra regione c’è stato un aumento di casi generato dalla crescita del turismo, purtroppo incontrollato”, nondimeno è un’evoluzione nella norma, secondo Giorgio Trizzino, per il quale “il problema è culturale. La popolazione deve adattarsi e capire che è indispensabile osservare le regole per contenere la diffusione. Dipende assolutamente da noi, del singolo cittadino che deve attenersi alle regole”, che ripetiamo: indossare correttamente la mascherina, in modo da coprire bocca e naso, cambiare la mascherina di frequente, lavare le mani e il viso più volte al giorno, poiché, specifica Trizzino, il virus non si deposita solo sulla superficie delle mani ma anche intorno a naso e bocca, e mantenere il distanziamento. Per quanto riguarda invece le cure palliative ci sono interessanti novità, nonostante non esista ancora a livello della popolazione, a detta del deputato Trizzino, la cultura e la conoscenza di questa disciplina.

La novità è l’istituzione della scuola di specializzazione in cure palliative: “riconoscendola al pari di tutte le altre discipline si compie un grande passo avanti”, dichiara Giorgio Trizzino. In questo senso la Sicilia si piazza come una “tra le regioni che sono più all’avanguardia a livello nazionale, il cammino si è fatto e i risultati si cominciano a vedere”.

Nel frattempo ci si avvicina alle elezioni regionali, “io ho sempre ritenuto che l’esperienza di questo anno di governo poteva mettere il M5s nelle condizioni di fidarsi degli attuali alleati a livello regionale. Purtroppo così non è stato perché in alcune regioni si andrà da soli. Bisogna cominciare a vedere però un po’ in prospettiva: il nostro paese ha bisogno di un polo progressista e democratico in cui il M5s trova cittadinanza”, dichiara Trizzino, “il prezzo altissimo che si paga è quello di consegnare, come è accaduto in passato, queste regioni a una destra reazionaria e aggressiva”. Riguardo invece la composizione del movimento il deputato si dice ottimista: “che si possa su alcuni temi ragionare con qualche differenza e sfumatura io lo ritengo una cosa sana, per questo il M5s sta crescendo”, conclude.

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