Traffico in tilt in piazza Indipendenza con ripercussioni in altre zone limitrofe per la protesta dei dipendenti delle ex Province davanti a Palazzo Orleans.
"Abbiamo iniziato una battaglia che sarà lunga - aggiunge Saverio Cipriano, Fp Cgil Palermo - e si concluderà solo quando ridaranno dignità all’ente e ai lavoratori e i servizi torneranno a essere efficienti".
Il presidente Nello Musumeci ha organizzato contemporaneamente un incontro con la deputazione nazionale eletta in Sicilia per avviare un confronto sulla crisi dell’ex province e ha annunciato che il Governo regionale sta preparando un dossier sulla situazione.
"Presenteremo un dossier su quello che è accaduto e lo renderemo pubblico alla fine di giugno - ha spiegato Musumeci -. Nessuno può dire che non c'era o che era in Venezuela...".
"Viviamo oggi le conseguenze di una finta riforma - ha aggiunto Musumeci - quella della legge Delrio proposta dal precedente governo con alcune province già in default e alcune che stanno per esserlo". Il tema si risolve a Roma e "ho voluto coinvolgere tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia perchè ognuno faccia la propria parte".
Quasi tutti i Liberi consorzi comunali e Città metropolitane si trovano in pre-dissesto e nell’impossibilità di chiudere i bilanci di previsione 2018-2020 per il prelievo forzoso dello Stato quale contributo alla finanza pubblica che li ha portati sull'orlo del default.
"Dal vertice di oggi sulle ex province convocato dal Governatore Musumeci incassiamo , anche grazie alla piazza, due risultati certi: una sostanziale convergenza di tutta la deputazione nazionale sull’urgenza di gArantire parità di trattamento fra le province siciliane e quelle del resto d’Italia. L’impegno di Musumeci ad erogare con immediatezza le somme previste nel bilancio appena approvato (circa 112 mln) che rappresenteranno una boccata d’ossigeno per le casse degli enti e gli stipendi dei lavoratori.
Dissentiamo dai provvedimenti che propone Anci sicilia che lascerebbero fuori dalle possibili soluzioni enti importanti come Messina ed abbiamo invitato il governo regionale e la deputaZione nazionale a verificare , già giovedì (previsto un vertice a Roma) la possibilità di soluzioni che risolvano alla radice il problema sia del 2018 che del futuro (ed in tal senso prendiamo atto dell’attenzione rivolta al ddl di sospensione del prelievo forzoso). Abbiamo chiesto con forza che la regione metta urgentemente mano al ridisegno delle funzioni convocando al più presto l’osservatorio ed abbiamo sottolineato l’urgenza di abrogare definitivamente l’art 2 della lr 27/2016 che rappresenta per noi la vera calamità normativa per gli enti ed i lavoratori", dicono Giuseppe Badagliacca, segretario regionale CSA Sicilia, e Santino Paladino coordinatore nazionale CSA dipartimento ex Province
Gli intervistati: Daniele Passanisi segretario generale della Cisl funzione pubblica Ragusa, Enzo Tango Uil e Francesco Fucile Cgil.
Video Marcella Chirchio
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