PALERMO. Sono oltre 70 mila i bersaglieri arrivati a Palermo da ogni parte d'Italia per partecipare al sessantaquattresimo raduno nazionale. "Una giornata ancor più festosa - ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti presente tra le autorità - per il ritorno in Italia del marò Girone". Il ministro ha poi rivolto un saluto e un ringraziamento al sesto reggimento bersaglieri di Trapani che tra qualche giorno andranno a proteggere i lavori della diga di Mosul in Iraq. Al raduno partecipano anche il capo di Stato maggiore dell'Esercito Danilo Errico il presidente nazionale bersaglieri, gen. Cataldi e il sindaco di Palermo, Orlando.
"Per i bersaglieri è una giornata di festa, che ricorda l'esperienza di chi è in servizio e di chi lo è stato. C'è una forza tale nell'esperienza che si fa nelle forze armate che non si dimentica mai. Qui a Palermo abbiamo bersaglieri da tutte le parti d'Italia", ha aggiunto il ministro Pinotti. "I bersaglieri hanno una caratteristica molto moderna, pur essendo nati a metà del'800 - ha aggiunto -. Li utilizziamo molto nei teatri operativi delle missioni internazionali. Un tratto distintivo dei bersaglieri è che loro vanno di corsa, sono rapidi e veloci; e questo è un elemento di grande modernità anche oggi: sono soldati del futuro".
La manifestazione, giunta oggi alla giornata conclusiva, ha preso il via alle 8 in piazza Parlamento e a partire da quell'ora è stato chiuso corso Vittorio Emanuele da Porta Nuova sino a Porta Felice. La sfilata è partita da piazza Indipendenza, attraversando corso Vittorio Emanuele, Porta Felice e Foro Italico per il passaggio della stecca tra il sindaco di Palermo e quello di Pescara, la città che ospiterà il raduno del prossimo anno. La giornata si concluderà con l'ammainabandiera alle 18 in piazza Vittorio Veneto alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti.
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