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Vertenza Ast, in piazza i lavoratori e il presidente: «Garantire un futuro a tutti i dipendenti»

Monta la protesta degli operatori Ast. I lavoratori, guidati dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal, chiedono la ricapitalizzazione dell’azienda da parte del socio unico, la Regione, e la presenza di alcuni rappresentati ai tavoli aperti tra la stessa amministrazione regionale, Comuni e privati: un centinaio le persone che si sono riunite sotto la sede dell’assessorato delle Infrastrutture e della mobilità, guidato dall’assessore Alessandro Aricò, per far sentire la propria voce. 

«Se non siete capaci di gestire un’azienda non date la colpa agli operai», è il grido che ha accompagnato la manifestazione, che ha bloccato a più riprese il traffico, tra rumore di fischietti e tamburi. 

I lavoratori hanno atteso per ore l’arrivo previsto per le 11 dei sindaci dei 12 comuni coinvolti nell’interruzione dei servizi Ast. La riunione con l’assessore, però, è stata spostata a Palazzo D’Orleans, aprendo un’ulteriore spaccatura tra le parti: «Apprendiamo le notizie solo a mezzo stampa - hanno detto i sindacati uniti - e questo ci preoccupa molto. Siamo stati invitati per lunedì prossimo quando in programma c’era già una riunione generale sui trasporti, invece bisogna approfondire la questione Ast».

«È vero che ci sono i debiti - ha detto Lillo Studiale, segretario regionale della Faisal Cisal - però sicuramente ci sono anche dei crediti che avanziamo, come 7 milioni per acquisti di nuovi autobus, 20 milioni per i contratti del passato, e 16 milioni certificati dalla regione. Quindi ci sono tutte le condizioni». Le parti sindacali si sono preoccupate e innervosite per la mancata chiamata al tavolo con gli altri attori: «Non è un buon segnale da parte di questo governo - ha detto Dionisio Giordano segretario Flt Cisl - in questi anni i bilanci sono stati approvati dalle governance aziendali ma anche dagli assessorati. Scappare vuol dire non voler governare l’azienda».

«Mi auguro che il governo apra una trattativa con le parti sociali - ha sottolineato Franco Trupia, segretario regionale della Uil trasporti -, noi abbiamo idee per rilanciare l’azienda, come servizi più snelli e più remunerati». Nella finanziaria, però, non esiste una voce dedicata all’Ast: «Non c’è nulla - ha evidenziato Alessandro Raso, Filt Cgil -, qualcuno ha parlato di una delibera ma al momento non esiste niente. Inoltre, l’azienda ha deciso di comprimere i servizi urbani, pur essendoci i modi per far pagare i Comuni».

Tra i lavoratori anche il presidente di Ast Santo Castiglione: «Noi non vogliamo dismettere le tratte urbane, tuttavia per evitarlo occorre aumentare le tariffe e serve l'intervento dei Comuni. Ma la priorità, in questo momento, è salvare il posto di lavoro di tutti i dipendenti».

Intanto, sulla protesta interviene l’assessore ai Trasporti e alla mobilità, Alessandro Aricò: «Incontrerò i rappresentanti sindacali lunedì prossimo, 13 febbraio, per ascoltare le loro ragioni e per illustrare l’obiettivo che il governo della Regione intende conseguire. La situazione è delicata e il governo Schifani la sta affrontando con il massimo impegno, con la consapevolezza che è fondamentale garantire ai siciliani un servizio di trasporti efficiente, adeguato alle esigenze e sostenibile finanziariamente».

Nel video Lillo Studiale, segretario regionale Faisal Sisal; Dioniso Giordano, segretario Filt CISL; Romualdo Moschella, segretario generale Faisal Cisal; Franco Trupia, Uil trasporti; Alessandro Raso Filt Cgil; Salvatore Castiglione, presidente Ast.

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