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Siccità, la Coldiretti a Palermo: «Riformare i consorzi di bonifica»

La siccità nei prossimi anni sarà sempre più concreta, il cambiamento climatico in corso appesantirà la situazione - già compromessa - di molte regioni d’Italia come la Sicilia.

Il quadro che studiosi ed esperti prevedono non è affatto incoraggiante. Del problema siccità e di come preservare l’acqua se ne è parlato nel corso di un incontro che la Coldiretti ha organizzato a Palermo. L’obiettivo abbastanza schematico e lineare è raccogliere l’acqua quando piove, conservarla e distribuirla durante i mesi di siccità.

Un concetto semplice che alla luce dei cambiamenti climatici deve essere attuato al più presto per evitare di peggiorare la già tragica situazione. Coldiretti propone che i consorzi di bonifica, commissariati da quasi 30 anni, siano riformati con il ritorno all’autogoverno degli agricoltori. L’emergenza acqua nei prossimi anni - secondo gli esperti - sarà uno dei problemi primari del pianeta.

Sulla riforma dei consorzi di bonifica è intervenuto oggi anche il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè: "La riforma sui Consorzi di bonifica, approvata dalle commissioni competenti dell'Ars, così com'è scritta non risolve i problemi degli agricoltori e, per questo, non arriverà a Sala d'Ercole. Il progetto di riforma non piace ai rappresentanti di categoria, perché non risolve alcuni problemi fondamentali del settore. Mi impegno ad aprire un confronto attivo e serio con gli attori principali del comparto - ha concluso - con l'obiettivo di mettere nell'agenda della prossima legislatura una riforma che sia accanto agli agricoltori, ma che lasci la politica fuori dalla gestione dei consorzi, commissariati da circa trent'anni".

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