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Natale di incertezza per i mille ex Blutec di Termini, Mastrosimone: "Dieci anni di sofferenza"

Ancora un Natale di incertezza e di dubbi per i tanti lavoratori della Blutec di Termini Imerese. “È ancora un Natale amaro per tutti gli ex lavoratori della Fiat di Termini - dice Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil Sicilia -. Chiediamo al governo nazionale e regionale di trovare una soluzione alla nostra vicenda. Il territorio ha sofferto in questi dieci anni, adesso ci sono tutte le condizioni per la reindustrializzazione, c’è anche il porto che è un fiore all’occhiello. Le condizioni ci sono tutte per rilanciare Termini Imerese e le sue industrie, spetta al governo trovare la soluzione”.

Le prospettive per i dipendenti dell'ex SicilFiat non sembrano rosee. Nel settembre scorso una serie di proposte che erano arrivate ai commissari della fabbrica non sono andate a buon fine e non hanno passato il vaglio del ministero dello Sviluppo Economico.

Il prossimo passo è la vendita dei siti Blutec che si trovano sparsi per l'Italia e alla ricerca di un nuovo interlocutore industriale che possa presentare un progetto attendibile per la ripartenza di Termini Imerese e che, soprattutto, possa assorbire la forza lavoro rimasta ferma.

Il ministero ha concesso un tempo di due anni, una sorta di ultima spiaggia, visto che questo periodo sarà coperto dalla cassa integrazione che con tutta probabilità non subirà un rinnovo da Roma. Gli operai rimasti nel limbo sono un migliaio.

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