Il super green pass entra in vigore da oggi e le attività commerciali, soprattutto nel mondo della ristorazione e del food si allineano alle nuove disposizioni. Senza il green pass rafforzato, in zona arancione, non sarà possibile neanche prendere il caffè al bancone. Per chi non è né vaccinato né guarito dal Covid e dunque non ha il super pass, inoltre, in zona arancione non sarà possibile mangiare ai tavoli di bar e ristoranti non solo al chiuso ma neanche all'aperto. Nei ristoranti al chiuso, già da domani, consumazione al tavolo solo con green pass rafforzato.
Flessione negli ingressi, il vaccino unico percorso per sconfiggere il virus
"Con l'inserimento del super green pass sostanzialmente, per le attività commerciali, cambia poco in termini di controllo per quella che è la presenza dei clienti. Avremo sempre l'App a nostra disposizione che ci permetterà di controllare chi entra", spiega Antonio Cottone, presidente di Fipe Palermo. "Il problema sarà economico: naturalmente ci sarà una flessione negli ingressi perchè quella percentuale che si ostina ancora a non vaccinarsi e che fino ad oggi poteva venire con un semplice tampone, adesso non può più farlo - sottolinea Cottone - . Speriamo che ci siano persone che entrino nella mentalità giusta, cioè nel fare il vaccino: l'unico percorso che secondo me ci porterà alla sconfitta della pandemia. Inutile negare che ci sarà una perdita di guadagni che come Fipe abbiamo stimato essere intorno al 10-15% e che sarà certa".
Scongiurare l'aumento dei casi e il ritorno alla zona rossa
"Speriamo, comunque, che tutto questo ci porti ad una tranquillità lavorativa, che non ci sia un incremento di casi che in caso di zona rossa potrebbe portarci alla chiusura. Fino alla zona arancione si potrà lavorare - aggiunge Cottone - , chiaramente con alcune restrizioni che saranno sequenziali in base alla colorazione, bianca, gialla o arancione. Rispetto allo scorso anno, però, saremo sicuramente liberi di lavorare".
A Palermo controlli su bus e tram
Controlli a campione a Palermo sugli autobus di linea urbana dell’Amat. Sono impegnati 35 impiegati che, con tablet e smartphone, controllano i passeggeri. Dal 9 dicembre l’organico sarà potenziato con l’assunzione di 18 addetti di una ditta privata. Al momento pochi i disagi registrati. «Soltanto al capolinea della stazione c’è stato qualche problema legato all’attesa dei controlli - affermano dall’Amat - da lì partono le linee di alta frequenza e non è stato semplice coniugare velocità e controlli. Negli altri snodi tutto prosegue senza grosse difficoltà». Come previsto dal prefetto di Palermo Giuseppe Forlani in campo sono scese diverse pattuglie aggiuntive di carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia municipale. A loro spetta il controllo nei locali, ma anche negli snodi dei mezzi pubblici. Controlli a campione anche sulle linee tram e sui pullman di linea.
Catania: studentessa con prima dose resta fuori dal bus
Controlli a campione sono in corso sugli autobus urbani dell’Amts, l’Azienda metropolitana trasporti e sosta di Catania, per accertare se gli utenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico siano in possesso di Green pass. Una studentessa arrivata dalla provincia non è stata fatta salire perché, nonostante avesse già ricevuto la prima dose di vaccino, non era ancora in possesso del ‘certificato verdè. Alcuni passeggeri hanno contestato «il sistema di controllo a campione» perché, hanno sostenuto, «non impedisce a chi è senza Green pass di utilizzare i bus dell’Amts se lo utilizzano, salendo e scendendo, prima delle verifiche».
Doppia dose ma senza certificato, bus vietato a una signora di Lercara Friddi
Aveva avuto somministrata la doppia dose di vaccino anti Covid, ma non aveva scaricato il Green pass e voleva comunque salire sull’autobus che collega Lercara Friddi a Palermo. La donna è stata bloccata perché sprovvista del certificato, ed ha protestato vivacemente, tanto da fare intervenire i carabinieri. Il pullman è partito con mezz’ora di ritardo, senza di lei. Dall’Asp hanno successivamente confermato che la signora aveva realmente ricevuto due dosi di vaccino, ma non aveva scaricato il certificato verde.
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